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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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HNGUA~GIO ECENTIU NERVUSI. 319<br />

dclla mente, t~uaudo M tende ad caagurare il potere geaer.<br />

ti/.zatorû o si presta atteuxione solo alle forme uhimc assuttto<br />

dalle parole, e nou alla loro origihd cmpirica e bcU'e~empto<br />

ce ne da la stona délia ûlosofia, dove moiti sistemi metafi~ci<br />

sono costrutti sulla debole trama délie analogie verbali. Per<br />

i~' stessa, la parola no:i ha valore: il sue couteuutoidcativo<br />

c~istcrebbesempre, anche se il suo aspeno materiale si mo<strong>di</strong>flca~û<br />

o si sut'rugasse con altro, e lo prova il fatto che tutte le<br />

raxxc umane hauno le stesse rappresentaxioni, gli stessi bisogni<br />

in<strong>di</strong>viduali e sociali, eppure li esprimouo in forme verbali aasulutamenta<br />

<strong>di</strong>verse. L' ipcrtrofjzxarsi délia part:~ furmale a<br />

scapito della coucettuale e ia<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> siruboli.smo esagerato o<br />

morboso: cosl avviene che niolt.i délita <strong>di</strong> pazzi sono costrutti.<br />

suHa fragile base délia cou~ouanza o della analog'Ia funetica<br />

délie parole, del cui contenuto<br />

terano il senso.<br />

essi pjrdono la memoria o al~<br />

Par ben comprendere le alterazioni del linguaggio<br />

nei pazzi e scoprirne i rapporti con quelle del pensiero,<br />

dobbiamo partire da due principi fonda<strong>mentali</strong> 1.° il<br />

linguaggio verbale (parlato e scritto) è una funzione<br />

complessa deU'encefalo, che si effectua m e<strong>di</strong>ante<br />

l' associazione funzionaJe <strong>di</strong> molti<br />

centri particolari; <strong>2.</strong>° la loquela e la scrittura,<br />

che sono le manifestaziom ejettive <strong>di</strong> questa funzione,<br />

constano <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>versi, suscettibili <strong>di</strong><br />

alterarsi singolarmente.<br />

A) Il linguaggio, corne funzione dei centri nervosi, è<br />

paragonabile ad ogni altro atto reflesso,poiche comprende<br />

tre fasi: 1. uua fase c~M~p~a o ricettiva<br />

certe impressioni fatte sugli organi <strong>di</strong> senso (gesti, suoni<br />

vocali e segni) sono irasmesse lungo i nervi che servono<br />

all'u<strong>di</strong>zione ed aUa vista; <strong>2.</strong>° una fase centrale<br />

ode~or~tua: entrano inattività i centri acustici ed<br />

ottici, dove sono state percepite e raccolte in forma <strong>di</strong><br />

ricor<strong>di</strong> le impressioni u<strong>di</strong>tive e visive <strong>delle</strong> parole, e i<br />

centri psicomotori o cinestetici, dove si trova la memo-

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