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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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496<br />

ESAME PSICOLOGICO.<br />

comune, e a servirsi <strong>di</strong> tacche o incisioni per rammentarsi<br />

i fatti o i numeri che gli stavano a cuore. Di poi, imprese<br />

a raffigurare rozzamente gli oggetti, e soprattutto gli animali<br />

che più colpivano la sua attenzione o che egli pre<strong>di</strong>ligeva<br />

perché utili (cfr. la mia ~M!!ropo~a' ~eM~ra~,Lez. VIIf-X)<br />

e poiché la figura richiamava alla memoria il nome della<br />

cosa, si formô ben presto quell'associazione costante fra l'imagine<br />

visiva e l'acustica, che costituisce in tutte le razze umane<br />

il punto <strong>di</strong> partenza della scrittura. A questa fase si trovano<br />

ancora gli In<strong>di</strong>ani d'America e moiti in<strong>di</strong>gent délia. Polinesia<br />

la loro ptc~M non ha corrispondenza fonetica ma designa<br />

gli oggetti riproducendone i tratti, designa le azioni<br />

e i rapporti unendo le varie figure con linee, e cosi via via<br />

(GA.RRiCK.-MALLERY). In una fase ulteriore la riproduzione<br />

pittorica o plastica comincia ad avere valore fonetico, in<br />

quanto i nomi corrispondenti a ciascuna figura passano a<br />

far parte <strong>di</strong> parole e frasi più complesse, presso a poco corne<br />

nei nostri « rebus » tal'era la con<strong>di</strong>zione in cui la conquista<br />

trovô ancora i Messicani. In fine si sviluppa la vera scrittura,<br />

la cui storia ci é in modo evidente compen<strong>di</strong>ata nella suc-<br />

cessione <strong>delle</strong> forme geroglinca, ieratica e demotica dell'Egitto<br />

(cfr. LANZONE,Diz. d'«o~t~). Riassumendone la preistoria<br />

e la storia, si puô <strong>di</strong>re che la scrittura, per giungere<br />

alla sua forma atLuaIe, passô per quattro stadî: 1.~ <strong>di</strong>segni<br />

lineari e incisione <strong>di</strong> tacche (~Me~o~ra/wo) <strong>2.</strong>~ rappresentazione<br />

figurata o pittura <strong>delle</strong> idee (~o~ra/M~o) 3.° rappresentazione<br />

alterata o convenzionale (~tgro~s~to) 4.0 e-<br />

spressione fonetica pura cioè rapporto fra ciascun segno<br />

grafico e i suoni della voce articolata ( fonetismo, da principio<br />

forse sillabico, in<strong>di</strong> letterale o « alfabetico » ).<br />

Non è qui il luogo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are l'origine dell'alfaboto ci<br />

basti <strong>di</strong>re che tutti quelli oggi usati dai popoli Ariani e Semitici,<br />

il greco, il latino, il gotico, il russo, l'ebraico, l'arabico,<br />

ecc., sono derivati dal fenicio, che a sua volta consta<br />

d'una combinazione <strong>di</strong> segni demotici egiziani con segni cuneiformi<br />

usati da molti Asiatici occidentali (DE Rou&È, MAR-<br />

zoLo, LENORMANT).L'nrcbeologiaprova cheil nostro italico,<br />

d'importazione eolo-dorica, é relativamente poco antico e<br />

xoggiacque a progressive mo<strong>di</strong>ncazioni sino aile sue lettere

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