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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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ATTITUDINED ENERGIANELÎ.AVORO. 685<br />

1.~ Se ô vero che Fattitu<strong>di</strong>ne e l'energia nei<br />

lavoro sono la prova d'una personalità conscia <strong>di</strong> s6 cd<br />

adattabile all'ambiente, non potremo meravigliarci <strong>di</strong> trovarle<br />

deficienti e aberranti nno dalla prima eta negli<br />

in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong>sequilibrati, infermi o deboli <strong>di</strong> mente e <strong>di</strong><br />

carattere (frenastenici, degenerati). D'altra parte, quando<br />

un processo morboso altera l'intelligenza e Fanettività<br />

in un in<strong>di</strong>viduo per lo innanzi ragionevole e sano, sarà<br />

anche morbosamente cangiato il suo modo <strong>di</strong> agire riguardo<br />

al cdmpito sociale che egli si era assunto, e riguardo<br />

al lavoro che normalmente era capace <strong>di</strong> compiere<br />

per l'utile suo e dei suoi. Vi potrà essere qui una<br />

<strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> attivi~à (vcsanie e psicosi depressive)<br />

nno all'irierzia assoluta (forme stupide, demenze profonde),oppure<br />

un eccesso e un <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne atassico <strong>di</strong> operosità<br />

(vesanie e psicosi esaltate), ovvero anche la riduzione<br />

del lavoro cosciente in lavoro puramente automatico<br />

(demenze incomplete).<br />

Urge da prima ricordare che la variabilité umanasi manifesta<br />

sopratutto nel cômpito che ciascunin<strong>di</strong>viduosi assume<br />

nell'aggregato sociale; e questo cdmpitoè determinato, non<br />

solodallecapacità. e attitu<strong>di</strong>nicongenite(cfr. § 66), ma più <strong>di</strong><br />

soveuteda circostanzeestranee alla scellavolontaria dell'in-<strong>di</strong>viduo<br />

stesso (con<strong>di</strong>zionesociale, educazione, trasmissione<br />

gentilizia<strong>di</strong> riechezza o <strong>di</strong> possibili clientele,mimétismefamigliare,ecc,)<br />

Le perenni <strong>di</strong>suguaglianzesocialiimplicanoehe<br />

l'uno debba spendere tutte le sue energie fisichee <strong>mentali</strong><br />

per procacciarsi appena gli alimenti o, tutto al più, i mezzi<br />

per sod<strong>di</strong>sfare i bisogni fonda<strong>mentali</strong>dell'esistenza, laddove<br />

altri nasce in posizionesl fortunata che le sue énergie possono<br />

esseresperperatein inutili e persin dannoseoccupazioni.<br />

NuHameDola gran<strong>di</strong>ssima maggioranzadegli uominidevelavorare<br />

per procacciarsi il vitto e quanto occorre al sod<strong>di</strong>sfacimentodei<br />

suoi bisogni soloè a notare che questi bisogni<br />

<strong>di</strong>nerisconostraor<strong>di</strong>nariamente per numero intensità e qualité<br />

da in<strong>di</strong>viduo ad in<strong>di</strong>viduo.Vi é chi soltanto ha limitati

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