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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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150<br />

ESAMEPSICOtOQMO.<br />

ma non vengono meno neppure nei redus~t complicati<br />

cuî si riducono, in senso û~iopsicoto~ico, gli stessi atti<br />

psichici; le funzioni speciali dei varî centri nervosi,<br />

dal ganglio spinale alla corteccia degli ernisferi; l'esi-<br />

stenza su quest'ultima <strong>di</strong> aree o zone più o meno <strong>di</strong>-<br />

stinte o a confini sovrapposti, neUe quali si allogano<br />

particolari attività <strong>di</strong> senso e <strong>di</strong> moto (« localizzazioni<br />

cerebralî ~); rassociarsi <strong>di</strong> tutti i maggiori e minori<br />

centri nervosi in un sistema unico, e la subor<strong>di</strong>na~one<br />

délie parti inferiori <strong>di</strong> questo aile supenori; infine, le<br />

mutue azioni <strong>di</strong>namogene ed inibitrici, che passano fra<br />

i <strong>di</strong>versi gruppi cellulari costituenti i singoli centri<br />

del mantello cerebrale.<br />

La espressione degli sta.ti psichici me<strong>di</strong>ante fenomeni cinetici,<br />

vasomotort e trofici non é a.ltro se non un fenomeno reflesso,<br />

cioé un'impressione trasformantest iu azione (cfr. il 1<br />

<strong>Vol</strong>ume, §59, p. 292, e questo II, pagg. 28-34): <strong>di</strong> guisa che<br />

valgono per ratdvità psichica le leggi medesime che la fisioog'ia.<br />

ci descrive per I' attività geucrale <strong>di</strong> innervazione. Ne<br />

rileYerô quatcheduua, fra le tante che potrei citare.<br />

Consideriamo, ad esempio, le leggi ûsiologiche relative<br />

alla stimolazione del nervo. Nella espressione <strong>di</strong> qualsiasi<br />

stato percettivo e rappresentativo noi vedremo eiïettuarsi il<br />

rapporto proporziouale fra, stimolo sensitivo e reazione, che<br />

il FECH~ERha sintetizzato neUa sua formula iogaritmica<br />

quanto piu cresce l''intensità del fenomeno psichico, e tanto<br />

più rapida e forte é la sua obbiettivazione in fenomeni motorî.<br />

Gli stati morbosi della mente alterano per Io più la proporzione<br />

fra l'eccitamrnto e la successiva risposta, ma non<br />

creano pertanto fenomeni nuovi, cioè tali che non si spieghino<br />

colle lesioni della sensibilità e délia reattivita or<strong>di</strong>narie del-<br />

rorgantsmo. Se l'espressione è, generalmente parlando più<br />

intensa negli alienati <strong>di</strong> quello che sia negli in<strong>di</strong>vidui sani,<br />

la causa risiede unicamente nell'intenâità e durata maggiore<br />

raggiunta in essi dai fenomeni psichici (affetti morbosi, passiojii,<br />

angoscia, terrore, gajezza, senso del ri<strong>di</strong>colo, <strong>di</strong>ffidenza,<br />

orgoglio, collera., ecc.).

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