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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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de’ partigiani del potente nemico, che in questa terra isolata forse avrebbe potuto incontrare (70). Intale ricovero attese il genero Granio, raccolse su quel lido accosto al suo nascondiglio i suoi amici, siabboccò coll’uno, e cogli altri, ed insieme a costoro partì per la Libia, ad affrontare nuovi destini, maggioripericoli, bersaglio di naufragi e di sventure, finché approdato nella Numidia, si assise su i ruderidi Cartagine, a meditare la fragilità dell’orgoglio e della superbia degli uomini (71).CAPITOLO VINuovi riparti di terra - E nuovi partiti politici(Ann. 60 a. E.V.) Mentre l’imperio di Roma pomposamente si dilatava al di fuori, la repubblica macchiatad’immensi delitti (72) procedea rapidamente alla sua distruzione, poiché stanca ed inerme, qualcruente vittima si offriva al più scaltro compratore fra i tre pretendenti, Cesare, Pompeo, e Crasso - 60 aG. C. - Cesare più maturo nella politica e negli artifizi, per acquistarsi più degli emuli il popolar favore,pensò compensare le sue schiere, ed appagare i desideri degl’infelici plebei addetti alla gleba.70) Il De Rivaz. nella VI edizione della sua Opera sulle acque d’Ischia alla pag. 142 Nota 2. dice così.«Au nombre des curiosités naturelles qu’on rencontre encore à <strong>La</strong>cco, les étrangers ne doivent pas manquerd’aller visiter l’intéressante grotte de Marius, ainsi nommée en memorie du séjour que ce farouche dictateur fit àIschia lorsqu’il vint s’y réfugier, après s’étre échappé de Minturnes, avant de se rendre en Afrique ecc. ecc.».71) «Cartagine fondata dai Fenici, giunse a gran potenza mercé della sua straordinaria industria e del suo estesocommercio; e fu signoria di un impero, che s’estendeva dall’Etna all’Atlantico, dalle isole del capo Verde allacima de’ Pirenei. Cartagine aspirò al dominio del mondo e le costò l’esistenza: fu dai Romani interamente distrutta.L’incendio di Cartagine, acceso al tempo stesso dai vincitori e da vinti, durò dieciassette giorni, e quandoavanzò alle fiamme, cadde sotto i colpi de’ demolitori». Il Tasso ebbe a cantare di lei que’ mesti versi:Giace l’alta Cartago; appena i segniDell’alte sue ruine il lido serba….«Il viaggiatore Shaw nel 1727, ed il poeta Chateaubriand nel 1807, aiutato dal maggiore olandese Humbert residentesui luoghi, fecero alcune ricerche sulle rovine di Cartagine: ma da una parte la rabbia de’ vincitori, dall’altrale successive costruzioni fatte sul suolo o nelle sue vicinanze, senza dubbio a spese degli edifizi antichi, reseroogni tentativo di questo genere estremamente difficile».72) «Ne’ suoi esordi Roma fu un punto sull’orizzonte, ma come la nugoletta appena percettibile dell’uragano deitropici, questo punto ingrandì a poco a poco, finchè la tempesta, di cui era il germe, avviluppò immense regioniin Europa, in Africa, in Asia. L’estensione del romano dominio, giunse fino a 550,000 miglia quadre. <strong>La</strong> romanadecadenza fu tanto terribile, quanto prodigiosi erano stati i suoi successi».23

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