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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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Ed in mezzo a questo pandemonio, a questo caos, a questo labirinto, Casamicciola si solleva, si arricchisce,si satolla, si sdebita, e batte le mani festante e non pensa al dimani.§ 7Stabilimenti, Chiese, AntichitàGli stabilimenti che si trovano eretti nel Comune di Casamicciola non trovano confronto negli altripunti dell’Isola –Le copiose acque termo-minerali di questo Comune hanno, fin da remoti tempi, data occasione allacostruzione di stabilimenti balneari, che da anno in anno si sono e si vanno inalzando, e a sontuosiAlberghi, a ridenti case mobiliate, e magazzini di lusso, ed altri incantevoli locali di ricreazione, ditrattenimento, di ricovero, di comodità, di vita.Fra questi stabilimenti il più antico si è quello dell’OSPEDALE DEL MONTE DELLE MISERICORDIAIl Monte della Misericordia è un’opera di carità istituita in Napoli il terzo venerdì di agosto del 1601,e come vogliono altri nell’anno prima. Quale opera ottenne la sua vera fondazione in istituto di beneficenzanel 1602.Accenneremo la sua <strong>storia</strong> – Correndo il primo anno del Secolo XVII – sette gentiluomini Napoletanidiedero principio all’opera meravigliosa, che l’anno dopo Monte della Misericordia intitolarono:Eglino furono Cesare Sersale, Giannandrea Gambacorta, Girolamo <strong>La</strong>gni, Astorgio Agnese, Giambattistad’Alessandro, Gianvincenzo Piscicello e Giambattista Manzo.Ai sette fondatori dell’opera si unirono ben presto moltissimi altri dell’aristocrazia napoletana o giunta– come secondo il linguaggio del tempo la chiamavano – sicché addì 2 aprile 1602 fu tale istituzionedetta Monte della Misericordia, e ne vennero compilate le regole in 33 articoli.Quali regole munite di assenso regio nel dì 10 di luglio 1604 dal vice-Re di Napoli – allora AlfonsoPimentel di Errero, conte di Benevento – vennero approvate da Paolo V nel primo anno del suo pontificato,con Breve del 15 novembre 1605.Tra le sette opere di carità cristiana, che con tale istituzione si proponea di compiere, vi era quella disoccorrere gli infermi, e per bene adempiere a tale precetto, Carlo Caracciolo di Vico governatore delMonte addì 19 febbraio 1604 propose di fondare un ospizio per gli ammalati poveri, e datone mandatoa Cesare Sersale, questo con esso lui, con Giambattista Severini ed altri, vuoi medici, vuoi architetti, simossero per questa classica terra – secondo appella Ischia il cronista da cui attingiamo queste notizie– e divisarono come eccellente all’uopo un terreno sotto Casa Barbieri, o Barberia, a rimpetto alla fontedell’acqua che chiamasi di Gorgitello, e quivi eressero il desiderato edifizio.71

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