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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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eseguire per una certa sconfitta. Terribile fu il macello; ma la fortuna arrise al figlio Carlo Durazzo(122). Dopo un regno di ventott’anni moriva, nel 6 aprile 1414, <strong>La</strong>dislao, nel Castel-Nuovo di Napoliper effetto di un male mischiatogli da una prostituta perugina, mentr’egli stava a Narni in Perugia, nelcampo preparato per andar contro Papa Giovanni XXIII e Sigismondo re dei Romani (124).<strong>La</strong>dislao trapassava senza figli, ed il dominio era trasmesso alla sorella Giovanna II ch’ereditava imedesimi vizi del fratello. Costei in età più che matura di 44 anni spinse i lezi fino alla dissolutezza piùsfacciata (129).(Anno 1415). I Baroni malcontenti richiamarono alla conquista del regno di Napoli Luigi III d’Angiòfiglio del rivale di <strong>La</strong>dislao.Questo principe arrivava nel 1421: otteneva avventurosi successi, e si avvicinava a Napoli.Giovanna sbigottita gli oppose Alfonso V re d’Aragona, cui adottò per suo successore.(Anno 1423). Dopo molta effusione di sangue Alfonso avendo riportata la palma sopra Luigi, voleadominare anzitratto alla corte di Giovanna. Allora questa regina indispettita, sostituiva all’adozione diAlfonso, quella del rivale Luigi d’Angiò, che spediva in Calabria per sottomettere i baroni ribelli.Della partenza approfittava Alfonso occupando Napoli; ma dubitando della fede del popolo Napoletanopensò a ritirarsi in Catalogna; quindi nel 15 ottobre 1423, affidò il governo di Napoli all’infante122) <strong>La</strong>dislao re di Napoli sposava Maria figlia di Giovanni re di Cipro, dopo aver ripudiata la prima moglieCostanza figlia di Manfredi di Chiaromonte Conte di Modica. Fu principe perfido del pari che Carlo Durazzo suopadre e mancatore di promesse. V. Pandullo pag. 146.Sulla battaglia del Rotaro V. de Rivaz St. d’Ischia pag. 37, VI ediz. che dice così – tradotto.«Qualche anno appresso Luigi II. d’Angiò essendo passato in Italia per far rivivere i dritti della sua famiglia allacorona delle due Sicilie, assedia Napoli e nel medesimo tempo Ischia occupa; ma la sorte delle armi essendosi piùtardi dichiarata in favore, di <strong>La</strong>dislao, figlio di Carlo della Pace, questi, dopo aver riconquistato la sua capitale,riprese ancora quest’isola ove trovavasi un armata che sostenea i dritti del duca d’Angiò, il quale fu battuto dalletruppe di <strong>La</strong>dislao nelle vicinanze del Monte-Rotaro».123) Papa Giovanni XXIII era quel Baldassarre Cossa che nel 1402 fu vescovo d’Ischia, indi legato di Bologna– Cardinale di S. Eustachio eletto papa a 17 maggio 1410, deposto poi dal papato nel 1416 nel Concilio di Costanzo,insieme ai due papi Benedetto XIII. Pietro di Luna antipapa e Gregorio XII. Angelo Corrario – Era il Cossanativo d’Ischia.124) V. Muratori Annali d’Italia Vol. IX. ann. 1414.125) «Giovanna II. era vidua di Guglielmo figlio di Leopoldo III. Duca d’Austria, e dopo la costui morte senzafigli era ella ritornata alla casa paterna. Questa sposò Jacopo di Borbone conte della Marca del real sangue diFrancia; ma maltrattandola costui, i Napoletani si rivoltarono, e la regina ripigliò il potere, furono liberati dallaprigionia i nobili ed i baroni a lei devoti». V. Muratori Vol. IX. ann. 1414 pag. 62.44

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