12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

E fra quei cattivi per delitti comuni, trascinò la sua catena Carlo Poerio per colpa politica! Ed era colpala sua?!…Non moviamo la pietra che chiude la tomba – Non ritorniamo su di un passato che altrove accennammo.Muti e silenziosi passiamo oltre, facendo l’uffizio di semplici narratori di pietre, di ruderi,e di frantumi, di prischi disusati Monumenti.Quando questo Castello era la città dell’Isola, arrivò a contenere una popolazione di 1892 famiglie,come attesta Giovannandrea d’Aloysio, per averlo ricavato dal censo del regno compilatosi nell’anno1757.Quivi era tutto riconcentrato allora, nobiltà, borghesia, clero, truppa, autorità, uffizi pubblici, chiese,monisteri, cattedrali, officine – L’isola d’Ischia era deserta, in parte tuttavia sterile ed abbandonata – Inqualche spiaggia, o collina si era agglomerata qualche villa, terra o casale, abitate da contadini, od agricoltori,trafficanti, o pescatori, e pochi possidenti.Nel passato secolo cominciarono gli abitanti della città o castello a spargersi per l’isola; chi a stabilirsinel borgo di celzo, chi sulle ridenti colline di Casamicciola, ed in questi punti innalzarvi ville e casini,palazzi e chiese.Molti di cotesti cittadini della fedelissima città d’Ischia si riconcentrarono sulla collina oggi detta de’Cittadini di Casamicciola, contrada che tal nome acquistò, giusto perché molti patrizi della città vi sitrasferirono.Alla fine del detto secolo XVIII tutti gli abitanti ne uscirono, rimase la città confusa col castello, etutto formò l’assieme della fortezza d’Ischia, occupata dalla guarnigione di veterani, e di marinai cannonieri.Delle sue chiese, antico episcopio, e cattedrale altra rovinò, altra lesionò, altra rimase all’impiedi perricettar pipistrelli e lucertole.Il bagno di pena fu abolito, la guarnigione fu ritirata, ed oggi non rappresenta il Castello più nulla. Èuno scoglio abbandonato, in potere del regio demanio che un giorno o l’altro l’esporrà in vendita.Così han fine le illustri opere, sia per arte, che per avvenimenti – o adeguate al suolo per vetustà eper rabbia di conquistatori; o per flagelli fisici, ovvero distratte, abbandonate, o tramutate per ignavia,interesse, o inutilità acquisita.Così il Castello dell’Isola d’Ischia divenuto inutile ed inabile fortezza, divenuto oscuro scoglio dietroi progressi dell’artiglieria, e della strategica militare, convien che muti le sue vecchie cortine, ed il suomaschio, in ripari di giardini, in case coloniche, e che quindi il fico d’india, il carrubbio, il fico, le melagranate si propaghino per quelle pendici - e diventi il Castello del Popolo, quello che fu il Castellodell’Isola d’Ischia.E perché non formarne n quartiere per abitazione dei poveri, che stanno rinchiusi in catapecchie, nelcaso che il dovesse dismettere?5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!