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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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discepolo, e non divenir cristiana stando, S. Patroba vescovo, in Pozzuoli a reggere quella diocesi. Atutto ciò giova aggiungere come diremo in appresso che, l’isola d’Ischia, fu al principio unita ad altradiocesi: o a quella di Pozzuoli, o a quella di Napoli, come congettura il P. Caracciolo, o a quella diProcida, mentre, distrutta la chiesa di Miseno, il capitolo, e clero ebbe in quell’isola a passare, e propriamentenel luogo che fu detto Sancta-Canonica, Sancta Catholica, o corrottamente Santo Cattolicoo Sancio Catolico.Ma la Chiesa di Napoli, di Miseno, anche nel primo secolo del cristianesimo di fondarono: Se cosìavveniva in tutte le cospigue e popolate città prossime del continente: l’isola d’Ischia non potea rimanerpagana e gentile fino al IV secolo.§ 3CultoIl P. Caracciolo (11) congetturò che in quanto allo spirituale l’isola d’Ischia fusse stata unita alla diocesidi Napoli, e credé provarlo con una lettera di S. Gregorio Magno, colla quale commette a FortunatoVescovo di questa città che consacri un Oratorio in quest’isola, ed anzi aggiunge che vi fu unita fin nel1204.Questa congettura è smentita da altri cronisti, i quali attestano che fin dal 1179 quest’isola aveva unproprio vescovo che chiamavasi Pietro, la cui sede era sul Castello.Prima di questo prelato l’Ughelli (12) non nomina alcun altro vescovo.Ma oltre la Cattedrale dedicata alla S. Vergine Assunta, altre dieci chiese e quattro parrocchie eranoriconcentrate nel Castello.Fra queste chiese si comprendeva la regia cappella che più tardi, per privilegio concesso da Alfonsod’Aragona, il cappellano dovea essere eletto fra i preti del clero di questa città (13).Vi era ancora un monistero di donne, sotto il titolo di S. Maria della Consolazione dell’Ordine di S.avea abbracciata la religione cristiana: ricevè la palma del martirio sotto il regno di Galerio imperatore d’Oriente.Il corpo della principessa fu imbarcato sopra una navicella in una cassa riempita di materia combustibile. Fuabbandonata alle onde, che la portarono dalle coste dell’Africa al lido del <strong>La</strong>cco d’Ischia sulla spiaggia di S.Montano».11) De Sacr. Eccl. Neap. C. 15 p. 157.12) Ital. Sacr. Tom.- VII. De Epis. Iselan.13) Item supplicano V.M. Cesarea attento che ditta universita ne have privilegii de la felice recordalione de ReFerrante sub dati 1458 et de re Federico sub dati 1501 et confirmatione del gran Capitano sub dati 1503 in liquali privilegii ce è capitulo (cuius tenor talis est).Idem et de novo li concede che nullo forastero di qualsivoglia natione et conditione se sia et precipue per la Re-10

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