12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Napoli era gravata di nuove gabelle, per saziare l’ingordigia del viceré, Ponce di Leon. Fu ridestataquella sulle frutta, poiché in tutti gli altri generi vi gravitava, si aggiunse anche quella su i conigli. Ilpopolo napoletano non volle soffrirle: nel giorno della Madonna del Carmine del 1647 si ammutinò efè tumulto guidato da un altro Tommaso-Aniello, che fè gridare abbasso le gabelle, come il primo aveaeccitato a gridare abbasso l’inquisizione.Era questo capo-popolo Tommaso-Aniello d’Amalfi pescivendolo napoletano di anni 25.<strong>La</strong> sommossa fu spenta ben tosto ov’era principiata; ma il sangue di Masaniello fu rugiada che fecondòil cuore inaridito della vil-plebe.L’assassinio del pescivendolo, tribuno, re, martire; santo, perché santificato dopo essere stato martirizzatoda quella volubile plebe, fu la tromba che chiamò i popoli alla rivolta in ogni terra, in ogni città,in ogni castellania. Tutti si ribellarono - Cassano contro il principe dell’Ajerto - Salerno ed Avellinocontro i Sanseverino - Celano contro i Piccolomini - Carniola contro Stigliano - Nardò contro un Conversanodella casa Acquaviva, detto il Guercio di Puglia, Serracapriola, Procida ed Ischia, contro delVasto (246).Ischia, oltre i frutti, unico prodotto delle sue campagne, allevava conigli in abbondanza: sentendo chei suoi unici prodotti agricoli ed industriali, dai quali la sua sussistenza ritraeva, erano gravati da nuovobalzello, si ammutinava, compiva la sua rivolta, e dava sfogo al suo furore giusto e forsennato, di odirisospinti, di vendette ridestate, di pretensioni esagerate, come in tutti gli altri punti ove le rivolte avvennero.Fra i primi ad esser maledetto, si fu il governatore dell’isola il Marchese del Vasto!Quale frutto da questa rivoluzione, che fece epoca nella <strong>storia</strong>, si raccolse? Altre delusioni ed inganni!...nuovi aggravi e più pesanti tasse!!... maggiori privazioni, più squallida miseria!!!Al sacrificio di Masaniello era succeduto un anno dopo il martirio di Gennaro Anese altro tribuno.(Anno 1648). Agl’inganni degli spagnuoli successero i tradimenti de’ chiamati francesi, capitanati daErrico di Lorena duca di Guisa, che sotto la maschera di fondatore di governo democratico, si costituivaproconsole di Napoli e delle università, terre, e casali, assumendo il titolo di generale della serenissimarepubblica napoletana.Pria d’imprendere il di Guisa la sua folle spedizione contro Napoli era venuto a fermarsi in Ischia(247), per poter nel silenzio e nella solitudine forse, meditare i suoi disegni.e le fave fatte avvizzite. Questo poetico motto è venuto fino a noi, e dice così.A Santa Restituta – Le quaglie son fernuteLe fave son rennute – Li turchi son partuti.Indicando con ciò, cosa naturale la venuta de’ turchi.246) Cesare Cantù St. degl’Ital. Vol. V Cap. CLII p. 775.247) De Rivaz sulle acque d’Ischia VI ediz. pag. 44.108

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!