12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Napoleone era sparito; i partiti erano sfumati, i carbonari si contrastavano fra loro; i realisti prendevanobaldanza; e quel numeroso brulicante vulgo sociale, che si abbranca al manto del fortunato vincitore,mascherandosi coi colori del tempo, a poco a poco si distaccava da Murat, e nascondevasi nel fangodella incostante viltà, per comparir a galla quando l’aria si fusse rasserenata, e gracidare i loro saluti alfortunato vincitore.(Anno 1815). Successero le giornate di Monte-Milone, di Tolentino, di Macerata, 1, 2 e 3 maggio1816.Nello stesso tempo si accoppiava la vigliacca ritirata di Montigny alle strette di Antrodoco: la spontaneaconsegna della fortezza di Aquila eseguita dal maggiore Patrizio, senza colpo tirare, e senzaneppure farselo dire dal comandante Austriaco.Poco dopo avveniva l’abbandono di Portella e di Fondi, i disinganni che Murat attendevano a Pescara:i clamori, i tumulti , la confusione, la discordia dell’esercito; la diserzione delle truppe; la mormorazionedei generali: cominciarono i villani le grassazioni, i saccomanni le rapine, i primi su i viandanti,gli altri nelle campagne.Gli austriaci, che conducevano il Principe Leopoldo di Borbone, erano giunti alle porte di Capua.Gli Abruzzi, il Molise, la Capitanata, Terra di <strong>La</strong>voro, erano già obbedienti al Borbone.Ferdinando partiva da Messina.Il commodoro inglese Campbell entrava da vincitore, e da despota nel porto di Napoli.In questa posizione si trovò ridotto il re Gioacchino. Non gli rimaneva altro scampo che scendere aipatti coi vincitori.Addì 20 maggio dai generali Carascosa e Colletta per parte di Murat, e dai generali Bianchi e Neippergper parte di Ferdinando e dell’Austria, e da lord Burghersh per parte dell’Inghilterra, in una casatre miglia lontana da Capua, di un tal di cognome <strong>La</strong>nza, fu sottoscritto quel trattato che prese il nomedi Casalanza.Appena che Murat n’ebbe contezza, si staccò dalle braccia della moglie, strinse al seno i suoi carifigli, e tosto, la sera stessa di quel giorno, da sconosciuto si diresse alla volta di Pozzuoli, ed imbarcatosisopra una di quelle piccole barche, che fanno il traffico da quel porto alle isole di Procida e d’Ischia, sifece condurre a quest’ultima terra, ove giungea di notte.Un’incantevole collina s’inalza sul fianco nord’ovest, nel tenimento di Casamicciola, e sorge a cavalierodelle piccole scaglionate campagne di Castanito. Un antico albergo, detto <strong>La</strong> grande sentinella,si estolle sulla sommità della collina: luogo più ridente; punto più incantevole; situazione più adatta,per un aristocratico albergo, l’isola d’Ischia non presenta. In questo albergo prese alloggio GioacchinoMurat, e vi rimase un giorno e due notti.Non era trascorso molto tempo da che il re fuggitivo era quivi giunto, che vennero a raggiungerlo il137

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!