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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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D. Pietro suo fratello, e con dieciotto galee si pose in mare: nel camino investì e saccheggiò l’isolad’Ischia, che obbediente alla regina Giovanna, pareva ostile ad Alfonso (126).E chi sa, che forse l’eroico coraggio di Giovanni Caracciolo-Rossi non si fusse mostrato in questaoccasione, o in altra posteriore in cui Alfonso sostenuto da alcuni baroni attaccò di bel nuovo il castellod’Ischia occupato da presidio fedele alla Giovanna? (127).Due fatti ci fanno così congetturare, il primo si è che Alfonso ricostruì le torri ed i ripari della fortezza,come diremo: lo stesso Alfonso ne cacciò i soldati dal presidio per l’ostinata resistenza, e le donne dicostoro diede nelle braccia de’ suoi fidi Catalani e Siciliani, come ci tocca raccontare in appresso.(Anno 1424). I Genovesi, chiamati dalla regina Giovanna per assediar Napoli, occupata dall’infanteD. Pietro, venivano nell’anno seguente, 1424, con poderosa armata, ed occupavano in prima Gaeta,città ricchissima in quei tempi, ove fecero grande bottino: indi l’isola di Procida, ed altri luoghi dellacostiera, e non tralasciarono di scendere in Ischia, la quale poco prima invasa e saccheggiata da Alfonso,era ridotta teatro di squallore e di desolazione (128).Così succede quando la sete d’ambizione crea i rivali, che si contrastano, senza meriti, un trono, aprezzo del sangue de’ popoli, cui dicono di voler divenir padri.(Anno 1432). Intanto Ser Gianni Caracciolo Gran Siniscalco di Castel-Capuano tenendo come schiavala regina Giovanna, si acquistava per queste ed altre colpe l’odio della maggior parte de’ nobiliNapoletani, i quali indussero la regina a farlo arrestare. Quest’ordine bastò a’ congiurati per trucidarloa colpi di stocco, spinti dalla duchessa di Sessa, Covella-Ruffo, terribile sua nemica.Alfonso venuto a cognizione delle mutazioni succedute in Napoli, svegliò le speranza di riacquistareil dominio perduto; tanto più ch’era segretamente favorito dalla medesima duchessa di Sessa, per cui sene tornò in Sicilia nel mese di ottobre 1432, e dispose le cose per passare nel regno di Napoli.Nel 20 decembre arrivò all’isola d’Ischia (129), e quivi si fermò aspettando di udire, se alla duchessariusciva di farlo di nuovo adottare per figliuolo dalla regina.Si trattenne Alfonso per più mesi in quest’isola, unitamente alla sua flotta composta di ventidue galee,ed altre navi grosse, su cui eran imbarcati Siciliani e Catalani, aspettando le niutazioni favorevoli nellacorte di Giovanna.Generosamente in questa occasione impartì Alfonso vari privilegi, esenzioni, ed immunità a que-126) Muratori Ann. d’Ital. Vol. IX. ann. 1423 pag. 97.127) In una cronaca letta, da chi scrive, da molti anni e che non più si trova in suo potere, l’eroica risoluzione delComandante Caracciolo venia riportata sotto il regno della regina Giovanna, quando Alfonso d’Aragona unito adalcuni baroni del regno, tentarono di assalire il castello d’Ischia.128) Muratori – Annal. d’Ital. Vol. IX. anno 1424 p. 101.129) Idem – anno 1432 pag. 130.45

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