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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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I primi registri battesimali rivenuti portano la data del 1620.Questa chiesa fu accresciuta nel 1735 a spese dell’Università di Forio. Vi si lavorò per molti anni.Nel 1748 si costruì in marmo l’altare maggiore.Nel 1790 furono rinnovati gli stucchi della chiesa ed il pavimento che vi si osserva, e completati glialtri altari di marmo.Sono da osservarsi in questa chiesa. Una statua di argento. Un quadro in tela. Una lapide sepolcrale.<strong>La</strong> statua di argento è quella del protettore S. Vito – Il disegno fu del celebre scultore Giuseppe Sammartinoche ne compose il modello. Gli orefici che eseguirono l’opera si furono i fratelli Giuseppe eGennaro del Giudice – Questa statua arrivò in Forio li 21 marzo 1787.L’opera fu modellata ed eseguita in un anno, perché il contratto fra gli orefici artefici ed il Sindaco diForio fu stipulato addì 18 aprile 1786 per Notar Carlo Pollicino di Napoli.Il costo intrinseco di detta statua fu di ducati 2848: 74 cioè peso d’argento in libbre e once 11 1/2 ducati13:60 la libbra, importo ducati 1781:04 – Rame libbre 136 e once 3, delle quali libbre 105 venneroincluse nella manifattura, ed altre libbre 31 a ragione di grana 80 la libbra, ducati 15:50 – Per manifatturaducati 650.In oltre fuori il contratto perché il leone fu convenuto di rame, e poi si fece di argento, con fede delbanco del Salvatore in testa di D. Ignazio Caruso de’ 23 aprile 1787, altri ducati 60.Per modello fatto da D. Giuseppe Sammartino ducati 150.Per zecchini veneziani in numero 69 1I2 che importarono ducati 192:20. Totale ducati 2848:74.Questa statua passò pericolo di rimaner liquefatta circa trent’anni dietro volendosi pulire: di essereinvolata nella notte del 4 maggio 1867, atteso che i ladri penetrarono in sacrestia – ov’è riposta in appositanicchia, chiusa con porta di noce – da un fenestrone di fronte, e vi rubarono oggetti di minor pesoe valore.Il quadro è sul confessionale, al fianco dell’altare di S. Anna, e proprio di rimpetto la porta piccolad’entrata. Rappresenta la Sacra Famiglia.<strong>La</strong> figura di S. Anna che adora il bambino Gesù è stata giudicata pregevole dagli uomini periti.L’artista che dipinse questa tela si fu Anna Maria Manecchia nel 1860.<strong>La</strong> lapide sepolcrale e posta dietro l’altare maggiore – Sul pavimento, rozza e nascosta, giace sconosciuta– Eccone le parole impresse.Rev.us Nicolaus – Maltes – Parrochus – Qui – Huius – Templi – A – Grata – Patria – Suscepta – Cura– Illud – Non – Modice – Restauravit – Et-Ornavit – Tandem – Humanae – Contitionis – Memor – Hocsibi – Vivens – Adhuc – Sepulcrum – Posuit.A.D. MDCLXXII32

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