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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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ta un po’ stretta e succida su cui sbocca il piccolo vicolo, sudicio sempre, che porta anche alla marinaper la strada così detta del Torrione – Più avanti formasi altro laghetto detto il Pontone, vi sbocca altravia interna detta di s. Antonio Abbate, che scende dal lato di mezzogiorno, e traversa la parte d’occidentedel centro principale del Comune.<strong>La</strong> piazza di Forio è di figura rettangolare, male esposta, perché umida d’inverno; dominata dal soled’està nelle ore in cui è più frequentata.PUNTA SOCCORSODalla piazza del Pontone procedendo innanzi, passato il palazzo civico, e percorsa la irregolare edifettosa strada detta di S. Francesco, malamente basolata e peggio livellata, s’esce su di una larga edaperta strada che mena al campo d’esercizio della Guardia Nazionale, larga piazza di terreno battuto,detto il largo di S. Francesco.Procedendo innanzi per la strada che fiancheggia il locale dell’antico monistero, viene di prospetto,su di una isolata ed alta terrazza (a cui si sale per larga e comoda scalinata di prospetto, e vi si accedeparanco per due traverse che esteriormente la girano) la Chiesa del Soccorso coll’annesso locale, biancheggiatoe pulito.Mentre della chiesa e del locale ne parleremo in altro paragrafo, ci tratterremo per pochi istanti a descriverequesto punto arioso per quanto si possa immaginare.<strong>La</strong> punta del Soccorso è un terrazzo, un belvedere, formato sulla sommità di un promontorio, ch’è lapunta estrema occidentale del Comune, la quale si distende fra le onde che la bagnano intorno dai latidi ovest, nord e sud; onde, che lambiscono e si frangono alla sua base, per cui da anno in anno la consumano,la rodono, ed il poggio sovrapposto s’assottiglia e si accorcia perché crolla da anno in anno.Ai due lati di questo belvedere si curvano i due seni di questo litorale, l’uno a mezzogiorno va a terminarecol promontorio dell’Imperatore che gli sta di rimpetto su quella linea, l’altro a settentrione, vaa finire alla punta del Caruso, quale punta parimente sull’altro fianco gli sta di fronte – Non vi è più belpunto di questo Comune di Forio, sia per l’aria che vi si respira, sia per l’orizzonte, che si scovre, siaper paesaggio che si osserva. Mentre il mare, il seno, i scogli, le punte, i lidi, ti stanno da presso, e conla più perfetta armonia cingono e fanno omaggio a questo punto amenissimo: il fabbricato del paese, lecolline, il monte più lontano, spiegano il loro panorama, in tutto lo sfoggio del loro incanto, e rendono,a questo terrazzo situato fra cielo e mare, il più lusinghiero corteggio, perché ne accrescono la bellezzacol loro riflesso, col loro apparato.Seduto ad uno de’ moricciuoli di questo spazioso cortile, o su di un poggio dei suoi esteriori ripari,quello che si osserva di svariate scene, sarà più eloquente di ogni nostra fredda descrizione; per cui nondiremo altro che – Visitate la punta del Soccorso - ov’era l’antica batteria 57 anni fa, ed oggi vi sta una19

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