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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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nisti dicono che quel nome di Pieo fu dato a quella contrada perché posto a piede del monte Epomeo, atale effetto il d’Aloysio la chiamò Piede nella sua opera dell’Inferno Istruito. Il Jasolino chiamò questacontrada il Piano – fertile suolo per le biade, quale nome fu poi corrotto in Pieo.FIAJANO era anticamente chiamato Sciajano – nome rimasto nel vulgo – Jasolino lo chiamava Sejano– Ma la tradizione volgare ci ha trasmesso che nel punto detto Masto-Titto, pria di far la sua espulsionel’eruzione del Cremato, nel poco discosto suo cratere apparì una fiammella vulcanica in questocasale, Fiammella dal vulgo chiamata Fiavella, dal che posero al casale il nome di Fiajano da Fiavella,Fiammella o Fiamano.I vecchi di questa contrada così raccontavano ai loro figli, e per tradizione, questa etimologia delnome, trasmessa da padre in figlio, noi apprendemmo dai villani di questa contrada, la quale poi ci èstata confirmata da persona autorevole.§ 3Storia LocaleIl territorio di Barano ha anch’esso un’antica <strong>storia</strong>, più antica di quel che sembra, atteso la fertilità delsuolo, e la sua topografica posizione, riparato fra le colline ed i monti.Questo vantaggio naturale attirò ivi gli antichi coloni, siracusani, partenopei, e romani; anzi ai tempidi quest’ultimi le contrade – ove oggi Moropano – Barano, e Testaccio, propriamente si dicono - eranoabitate, e ritenute in rinomanza, per l’aere purissimo, e per le rinomate e venerate sue fonti di acquetermo-minerali, che dobbiamo riguardare come le più antiche, e le prime usate. Dicemmo rinomate taliacque perché furono stimate non inferiori a quelle rinomatissime dell’Umbria: venerate perché postesotto la protezione di Apollo e delle ninfe Nitrodi, le quali diedero nome al fonte più specioso di questacontrada, che fu detto di Nitrodi e poi di Nitroli. I bassi-rilievi scavati a quelle vicinanze e da noi riportati,confermano questa antichità: ai bassi-rilievi si aggiungono le monete di ottone dissotterrate accostoa questi fonti: alle monete i nomi de’ soldati e liberti romani, che approfittarono di queste acque salutari,e con marmi votivi riportati alla nota 6 della 3a parte.Da tutti questi storici e non equivoci documenti, si ottiene che sotto il romano dominio ai tempi anterioriad Augusto, questa contrada era abitata. Gli avanzi, i frammenti, di monumenti scoverti pochi annidietro, i ruderi e le memorie di antiche fabbriche sulle colline dell’Ottaviello o Gottaviello, confermanol’antica origine di questa contrada.Ma venne un’epoca che la contrada di Barano rimase spopolata e fu dopo l’eruzione del 1301: sopraggiunsel’altra in cui la stessa contrada, e le terre circostanti perdettero l’antica importanza, e fu allacaduta degli Aragonesi.100

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