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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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Noi riportammo altre etimologie alla nota 123 della prima parte; e non sapremmo se presceglierequesta dello Ziccardi, o quelle antiche del de Siano, poggiate su due circostanze storiche: la prima chei Siracusani su questa spiaggia avevano inalzato il loro tempio a Venere; la seconda che per molti anniuna tonnaja è stata piantata accosto a questa spiaggia.Quivi anticamente vi erano delle saline, le quali davano un eccellente sale: oggi non vi sono più cheortaggi precoci e molto saporosi, atteso il suolo vulcanico per tutta la pianura in cui, sia i pozzi sorgivi,che i fossi scavati a poca profondità, scaturiscono acque bollenti, di avanzatissimo calore.In complemento del passo del Solenandro riportato al Cap. V della I Parte § 1 n. 21 noi riportiamo leseguenti parole.Atque hic locus inter juncos undique purissimo sale efflorescit, qui cum superficie terrae abrasus etcoctione depuratus, ibidem in usu est.Questa languida e bassa pianura, è circondata da colline accavallate, e dal fianco austero del CapoImperatore, che a picco tagliato sulla sua estrema punta settentrionale, tiene in soggezione, i tre scoglidetti dai Citaresi il bianco, il rosso, ed il nero.Il professor del Giudice di questa spiaggia ne fece una descrizione molto veridica ed eloquente sull’aspettosolitario e romantico che questi siti presentano; ai quali, dice il de Rivaz, si potrebbero applicarei seguenti due versi di Virgilio.Jamque adeo scopulos Sirenum advecta subibatDifficiles quondam multorumque ossibus albaL’antico fortino che fece le sue prodezze nel 1809 oggi è distrutto ed è divenuto un ammasso di rottami;appena si osservano gli avanzi del suo muro di cinta.A questa spiaggia arenò un pesce–mostro, che chiamarono Cachelotto – la mattina di Lunedì 23 Aprile1770, che poi comunemente fu detto il pesce di Citara.Si spesero dall’incaricato dell’università di Forio ducati 306.56 1/2 per distruggerlo – Furono impiegati637 persone per giorni 17.Si estrassero de’ disegni, e si fecero dipinte figure di questo pesce mostro per le autorità dell’isola, chele richiesero a spese dell’università – Il pittore Foriano Gennaro Migliaccio fu applicato per molti mesia tal uopo.Questa spiaggia è opportunissima alla caccia delle quaglie, sia con reti che fucili.Il cotone vi cresce benissimo, e quelle pianure sono molto adattate a questa utilissima piantagione.23

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