12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Costoro sorgevano alla voce del loro interesse, e dalla loro passione, e ne abbiamo accennati di giàalcuni casi: essi invece di combattere uccidevano: per essi non il noi ma l’io era tutto: non avevanofratellanza; ma egoismo.Il brigantaggio era ridotto cosa naturale.Il Commissario di campagna Carlo de Marco nel 1753 avea distrutto i banditi, ma non tramutato icostumi; la radice del male stava sotto l’incolto terreno, questa dovea pullulare ad opportuna stagione,e venne dopo il 99, e ripullulò come negli Abruzzi, nel Marsico, e nella Calabria, così più limitatamentein Ischia.Nel 1803 alcuni punti di quest’isola erano infestati da una piccola comitiva di malviventi detta diCircastritto atteso che l’agnome del capo Giuseppe Mattera, era appunto questo: infestò per qualchetempo l’isola, battendo le campagne: sono anche oggi ben noti i nomi de’ componenti la banda, ma noiper non insozzare queste pagine tralasciamo nominarli: finirono coll’ammazzarsi fra loro, coll’essertrucidati dal popolo; e qualcuno giunse a salvarsi e trovar ricetto in Terracina (270).CAPITOLO XXVIL’occupazione franceseEntrava il secolo decimonono; mentre l’Europa era in fiamme; ed i popoli erano rimorchiati da duecontrarie forze: dai principi di dritto divino coalizzati; dai conquistatori del dritto, della spada vittoriosisugli ancora fumicanti campi di Marengo.<strong>La</strong> libertà, inaffiata dal sangue del 89 e 99, spandea i suoi rami fin negli oscuri villaggi, e nei rusticicasali dell’isola d’Ischia ove alle logge massoniche ed ai club dei giacobini, eran succedute le venditedei carbonari.I reali di Napoli eran ritornati nel 99 ad assidersi su di un trono preparato dai tradimenti di Nelson,dalle stragi di Ruffo, dai saccheggi dei sanfedisti, dai massacri di Vanni e Speciale, su di un trono poggiato,su mucchi di cadaveri, cementato col sangue di migliaia di vittime, puntellato dai lamenti di piùmigliaia di sofferenti, chiusi in carcere, e bagni, o raminghi nella terra dell’esilio.<strong>La</strong> battaglia di Austerlitz, fu la condanna de’ Borboni di Napoli, perché abbandonati dagl’inglesi perconsiglio, dai russi per patto, dovettero piegare il capo alla condanna inflitta da Buonaparte (271).270) Fuggì un malfattore coverto di delitti comuni nelle terre pontificie e fu salvo nel 1803: erano fuggiti tre giovanivirtuosi per delitti politici nel 1799 e furono catturati. Dunque sempre sonosi protetti i briganti, e perseguitatii liberali nelle terre governate dai preti di Roma?271) «I Borboni di Napoli hanno cessato di regnare disse Napoleone – Quella Maria Carolina che tante volte ha132

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!