12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Così dopo cinque secoli di occupazione, gli ultimi avanzi dei greci di Eubea abbandonavano quest’isolatravolta e subissata dalle onde di mare, e di fuoco, e dai terremoti sotto i cui ammonticchiatimassi, parea che avesse dovuto rimaner isterilita, come la terra della maledizione (36).CAPITOLO IIIUna terza Colonia di CumaniDopo che, i profughi discendenti Eritresi, abbiamo accompagnati nel loro nuovo ricovero, lontani dalmare, e dai vulcani, nelle fertili pianure della Campania; convien prender contezza dei discendenti diquegl’intrepidi nobili Calcidesi che lasciammo intenti ad edificar Cuma.------------Cuma era divenuta potente, e giunta a tale stato di grandezza, che la gelosia e l’invidia si attirò deipopoli dell’Etruria, dell’Umbria e della Daunia, cui seppe resistere non solo; ma dominare, e con essetutte le altre città confederate dell’olicarchica repubblica Campania (37).Fin dal suo esordire Cuma fu considerata forte città (38); gaia ed avventurosa, fu detta - velut speculamaris Etrusci (39).Ma se a tale lustro e splendore questa città era salita, non potea non attirare il desio de’ predoni edavventurieri, e non esser preda di rapaci usurpatori, che, col lusinghiero e mentace titolo di conquista,toglievano ad una gente, quello che non è negato alla più vile creatura - la tana ed il nido - la libertà divagare!36) Pithecusas Eretrienses habitaverunt….insulam deseruerunt… post etiam terrae motibus exturbati, ignisque, etmaris atque calidarum aquarum eruptione – Strabone Lib. V. p. 247.37) Il Capaccio nella Storia Puteolana Cap. 25 determina essere stata edificata Cuma dopo l’anno Ottantesimo diTroia distrutta. Altri sostengono – Verlicchi – nell’anno 140 dopo la distruzione di Troja. In tanta oscurità bisognadir con S. Agostino Potius eligo ignorantiam confiteri quam falsam scientiam profiteri.38) Cumas exiguum oppidum et munitissimum et non facile expugnatu, quodque plurimorum Ducum virtutiobstitit, a calcidensibus aedificatum.39) Livio nel Lib. VIII – A Cuma appartenevano i porti di Pozzuoli e di Miseno. Vedi Dionis. Alicarn lib. VII– Cuma resistette ai popoli d’Erutria, agli Umbri ed ai Dauni. Nel 1207 divenuta asilo di ladri di mare e di terrafu distrutta dai Napoletani interamente, e gli abitanti si ritirarono sulle colline, in dove stabilironvi stanza – VediCapacio – Storia di Napoli lib. 2.12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!