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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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§ 10Acqua di PaoloneTrovasi quest’acqua nel Comune di Forio, che giace nel bel mezzo del capo occidentale dell’Isolad’Ischia, e rampolla in un pozzo dell’abitazione appartenente, quando fu scoverta ad un tal RaffaeleCalise Paolone da cui prese il volgare nome che oggi ancora conserva, quantunque lo stabile fossepassato in alieno dominio in pro del signor Nicola d’Ambra Ravino.Questo pozzo sta nel borgo del Cerriglio ed ha una profondità di presso a 3 metri e 40 cent. fino alpelo dell’acqua largo 28 cent. nella bocca e 42 nel fondo.Oggi il novello proprietario ha formalo delle camere con vasche pei bagni; tenute con proprietà edecenza, e sta impiantando un decente stabilimento.Vuolsi che quest’acqua discenda da Monte Nuovo, il qual forma un ridosso a Forio dal lato N. E.e nel quale si osservano qua e là alcune fumicazioni. Limpida, senza odore e alquanto salina è quest’acqua,chiamata ufficialmente di Francesco Primo.<strong>La</strong> temperatura in fondo al pozzo è di 36° R. stando l’aria a 22° di R. ed il peso specifico è di1.00316.Quest’acqua è stata analizzata dal Guarini.L’acqua è tonica, stomatica e leggiermente detersiva. Giova nelle debolezze di stomaco, ne’ disordinidigestivi, nelle clorosi, nelle affezioni di reni e dell’utero; nei morbi reumatici ed artritici;nelle paralisi; nelle ulcere annose, e nelle passioni isteriche ed ipocondriache. A bagni, a docce ed abevande s’amministra; ma rendesi più efficace ove si accoppi 1’uso interno all’esterno.§ 11Acqua di Citara<strong>La</strong>sciando in dietro Forio, e proseguendo per circa un chilometro e mezzo il cammino della costadal N. al S. s’incontra, prima di giungere al capo Imperatore un angusto piano sabbioso.Ivi lungo il lido sorge 1’acqua che porta il nome di Citara, e che ridotta in conserva, larga sei piediquadri ed otto profonda, si fa passare ad alcuni bagni in un edifizio laterale alla vasca.Quest’acqua fu assai celebre nei tempi antichi, e vuossi detta di Citara da un tempio quivi sacro aVenere citerea (123).(123) O Citerea cioè prolifica, fecondante - O Cetaria da qualche antica tonnaja – Siano, St. Nat. e Civ.d’Ischia p. 79 n. 1. Plures adnabunt thynni et Cetaria crescent - Horat. Satyr. V., L. II, v. 44; Plin. L. IX c.15, e L. 37 c. 5 §. 17.61

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