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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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Nel 1778 sotto la cura dei governatori della pia opera fu migliorato, ed ingrandito venne l’edifizio,ridotto in modo che potea dirsi “stabilimento ameno per la postura, salubre, per l’aria, ampio per lospazio – Tali lavori furono diretti dallo architetto Giuseppe Pollio.Nel 1857 questo ospizio si principiò di bel nuovo ad ampliare, imperciocché col radunare un numerostraordinario di infermi in ciascuna sala, l’aria veniva ad alterarsi, addiventando se non del tutto nociva,almeno poco salubre.L’edifizio nel mentre venne ampliato, gli si diede nelle tre principali facciate novella e più eleganteforma e fu completato nel 1863.Il governo del pio luogo ordinò per questo ramo un concorso di architetti, dietro il risultamento delquale venne prescelto il migliore e più economico progetto e ne fu affidato agli autori l’esecuzione, laquale dall’architetto Salvatore Alberti fu diretta fino al completamento dei lavori che durarono circa 3anni – Ora può dirsi che “il suddetto ospizio è tale da parere piuttosto albergo di signori che di pezzenti”.Il governatore, a cui è affidata l’opera, o il deputato che può farne le veci, in un dì del mese di luglio– annunziato con affissi e manifesti – presiede alal visita che due medici, nelle stanze del Monte, fannodegl’infermi, che già han dimostrato con documenti la povertà, che dà loro il potere di conseguire, ilbeneficio.I nomi di costoro – salvo quelli che meritassero per deplorabile stato la preferenza – messi tutti nell’urnavengono estratti a sorte, fino al numero prefisso per la spedizione.Per quanto concerne la loro dimora, un tempo vi si trattenevano da 10 a 12 giorni, e ritornati a Napolii primi 200 che vi erano andati, altrettanti ne partivano per alla volta di Casamicciola; ma veduto che insi breve tempo difficilmente si vincevano le malattie, nel 1816 fu stabilito che un solo imbarco di 400infermi si facesse da stare nell’ospizio per 20 giorni.Nel 1832 – in forza di decreto del 7 luglio – venne risoluto che 20 militari erano ammessi a bagnidell’ospizio, pagando ciascuno poco più di una lira al giorno.Dal 1848 il Monte dà 20 biglietti alla S. Casa degl’Incurabili, e lascia verso la metà di agosto l’ospiziotutto ad uso dei militari infermi.Le povere donne erano escluse da un tal pietoso benefizio: ma nel 1852 si principiò a farnele partecipi,e n° 50 donne in quell’anno vennero ad approfittare di quelle salutari acque, che il pio luogo ricoverò efé assistere a somiglianza di quanto praticavasi per gli uomini; vistone il vantaggio nell’anno appressoil numero delle donne fu aumentato a 200, e d’allora in poi annualmente – prima della spedizione degl’uomini– vengono le donne a raccogliere in quest’ospizio, quei beneficii che le acque miracolose diGurgitello sanno arrecare a chi sa e puote approfittarne.Una volta sulla porta dell’ospizio vi si leggeva il seguente verso:Fluunt ad eum omnes gentes72

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