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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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Alcuni di questi terreni argillosi sono aridi ed hanno un colore cinereo, che tingono le mani in se litocchi: i rottami di questi imbrarattanti terreni formano la più alta cima dell’Epomeo, e di quella diCatreca: tale specie di terreno facilmente si decompone.Alcuni altri di questi terreni abbondano invece della parte plastica, o cretosa, e di questi immensaquantità se ne scava nelle terre di Casamicciola, per quelle fabbriche di argilla. L’è questa una sorgentedi ricchezza molto antica, ed è sempre inesausta.Un dotto articolo fu compilato da dotti naturalisti napoletani nel 1829 sull’argilla plastica d’Ischia.In esso si descrivono la variata giacitura e le varie condizioni di quest’argilla plastica che è uno deifenomeni singolari, importanti per la geologia e mineralogia vulcanica (77).Di quest’argilla plastica detta creta se ne distinguono tre specie.<strong>La</strong> bianchiccia, la citrina, la lutea. Le due prime sono meno coerenti: la terza è molto tenace e glutinosa.Le due ultime sono marziali, molto più la lutea, la quale conserva della parte ferrea, ed la più stimtadai lavoratori di vasi di creta.Della prima specie, come più grossolana, si fabbricano mattoni: della seconda specie, detta cretadolce, e della terza, detta creta forte, la quale assolutamente non si può usare senza mischiarla allaseconda specie o alla sabbia, si formano i vasellami di cui tante fabbriche e tante braccia mantengonsinel tenimento di Casamicciola.Il terreno puzzolanico è un miscuglio di frante pomici e ceneri vulcaniche.Esso si suddivide parimenti tre specie.In bianco terreno, che contiene più parte lapillosa, ed è questo il più abbondante.In terreno ocraceo, detta terra rossa, colorita così dall’ossido di ferro di tale colore. Di questo terrenofin dagli antichi tempi v’era un gran smercio per Napoli; ma verso la fine del passato secolo dirado era richiesto. Il suo uso è per l’intonaco delle fabbriche, ed un’abbondante miniera sta versoCasamicciola dalla parte di nord-est alla contrada Pera.In terreno aveva nerognolo si suddivide la terza specie della puzzolana ed anche di questa specie ven’è quantità. Esso è composto dalla decomposizione di pomici nere e cenere vulcanica, frammiste arottami di pomici e lapilli.Nell’agro di Pieio e Fiaiano, in tutta la parte fra oriente e mezzogiorno dell’isola questo terreno èabbondantissimo; ed una miniera esiste ancora nei terreni della Sciavica di Forio, come in quelli diCampotese in Panza ed in altri punti.Questo terreno è utilissimo, perché fa forte lega con la calce.(77) Non essendo venuto sottocchio allo scrivente l’articolo pubblicato nel 1829 non se ne può riassumereil contenuto.42

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