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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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sono piazzati in giro i stalli di legno noce per canonici ed eddomadarii, che giornalmente si radunanoper le salmodie di rubrica.Gli altri sei altari, sono divisi nelle due navate laterali.Non vi è alcun oggetto d’arte in questa chiesa, che merita speciale menzione.CHIESA DELLO SPIRITO SANTOE CONGREGAZIONE DI S. MARIA DI COSTANTINOPOLIIl ceto dei marinai del borgo di Celso verso il secolo XVI radunatisi su quella spiaggia opportuna ailoro traffici pensarono a costruirs una chiesa. I preti D. Dionisio, D. Giovan Vincenzo e Girolamo Cossa,donarono ad essi una cappella dedicata a S. Sofia. Questa cappella fu dimessa. Il ceto dei marinaied artigiani del luogo risolvettero allora, nel sito loro donato, edificare una chiesa a proprie spese, nellaquale fondarono una confraternita laicale.Pel mantenimento di detta nuova chiesa furono segnate delle leggi che, Monsignor Fabio Polverinovescovo in quel tempo, sanzionò.Accosto alla chiesa venne costruito un ospedale nel 1620, per gl’infermi poveri.<strong>La</strong> chiesa era angusta, la popolazione erasi accresciuta, per cui convenne ampliarla, e nel 1652 fu dimessol’ospedale, e quel sito occupato dalla novella chiesa, unitamente ad altro spazio di terreno dellaestensione di metri quadri 5 e centesimi 25, che con istrumento del 15 gennaio 1652 per notar ScipioneCalosirto, fu acquistato dalle mani di Pietro, Vincenzo e Nicola Scoti.Questo terreno fiancheggiava l’antica chiesa, la quale rimase qual è attualmente confraternita laicalesotto il titolo di S. Maria di Costantinopoli.Il nuovo tempio eretto fu dedicato allo Spirito Santo e venne aperto al pubblico culto nel 1674.Questo tempio fu governato dal ceto dei marinai, e deputati al servizio di esso furono i preti figli dicompadroni e marinai del borgo di Celso.Fu mantenuto da volontarii proventi sui lucri marittimi, fissati dal ceto che l’avea fondato. Varie bolleconfirmarono i privilegii di questa chiesa laicale, fra le quali si annovera quella di Papa Clemente VIIIdel 1599.Con diploma del 16 gennaio 1793 furono muniti dello assenso regio i statuti di detta chiesa, ed il suoclero fu legittimato per corporazione collegiale in quanto agli onori, i di cui statuti vennero rinchiusi in22 articoli.Un litigio per la conservazione di questi diritti sostenne per lo spazio di 118 anni colla curia vescovile,ma alla fine fu spento, dopo essersi sborsato da ambo i contententi migliaja e migliaja di scudi, e sieresse in collegiale.<strong>La</strong> Chiesa dello Spirito Santo ha un’entrata decente, ma un frontespizio barocco.84

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