12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’infelice fu obbligata col suo tesoro, a ritirarsi nella rocca del Vesuvio; temendo che per la guerraintrapresa contro i Baroni, non divenisse così esausto di danaro Ferdinando, che la privasse del suo;anzi la Lucrezia non solo tanto fece, ma nascostamente si voltò dalla parte nemica, vinta da paura e daambizione (146).Scoverta nel delitto di fellonia, fu per ordine di Ferdinando chiusa in orrida prigione, ove finì miseramentela vita, chi sa con quali infami mezzi!(147).(Anno 1459). Nell’anno 1459 cominciò la guerra tra Ferdinando I°. d’Aragona e molti baroni del regno,i quali simpatizzavano per Giovanni Duca d’Angiò, governatore allora di Genova a nome di CarloVII re di Francia.Il primo a sfoderar la spada si fu Giovannantonio Orsino principe di Taranto (148).<strong>La</strong> guerra durava accanita.--------------Intanto era cessato in Oriente lo impero di Costantino Paleologo verso la metà di questo secolo, esuccedea alla greca signoria il turco dispotismo colla presa di Costantinopoli, occupata da MaomettoII. nel 1453, il quale era invitato dai Fiorentini alla conquista del regno di Napoli.Spuntarono i corsari turchi, e principiarono ad infestare le spiagge d’Italia: occuparono Otranto, efecero cattivi gl’infelici abitatori del bel paese. Da tali infortuni non andarono esenti gl’ischioti!...Edintanto i baroni ed i sovrani d’Italia si occupavano a sgozzarsi fra di loro, e non pensavano a liberarel’umanità e la patria da sì crudele nemico!....-------------Dopo la morte di Alfonso, Giovanni Toriglia, che governava la città e l’Isola, qual vicario della cognata,mosso dalla viltà del suo animo, violata la fede che al suo signore dovea, non avea voluto restituirene – Giovanni Toriglia, e più spesse volte che Giovanni Torella, per la ragione che, questi era Catalano, quindiSpagnuolo, perciò non potea aver cognome italiano; e ciò tanto vero che il Muratori negli annali d’Italia lo diceToriglia e non Torella, e lo chiama Pietro e non Giovanni, ma se contemporaneo era il Pontano e nel privilegioriportato a nota 170 si trova chiamato Giovanni, bisogna conchiudere, che il Muratori cadde in equivoco chiamandoloPietro nei suoi annali, ovvero dovea chiamarsi Giovan Pietro, ciò che non appare da alcun documento.146) Pontano de bell. neap. Lib. I. pag. 37. traduz. del Tramezio.147) «Difatti se alla Torrese – Lucrezia d’Anagni – all’umile figlia del Castellano, fu dato ricever onori e dovizieda regina, nella corte dell’Aragonese Sovrano, era pur serbato, in ragione diretta della sua lietissima sorte, l’infortuniodi essere finalmente spogliata d’ogni suo avere, e soffrir carcere d’infamia, le più barbere ed animosepersecuzioni» – Micheletti St. de Monumen. delle due Sicilie Lib. I. pag. 39.148) Muratori Annal. D’Ital. Vol. IX. 1459.53

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!