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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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iserba fra lepri e conigli il signore di casa d’Avalos si avea formata; ed ivi il rapace falco spiccatosidal monte della Falconava, o capo Imperatore, ove in inaccessibili crepacci formato avea il suo nido,si vibrava ingordo di preda a ghermirla in quel recinto, come oggi fa colle quaglie quando entrano damare.Fra gli uccelli rapaci, la sola notturna civetta, coi suoi lagni disturba il silenzio delle notti autunnali;e mette in apprenzione la ignorante femminuccia che la sente posata sul fico del suo cortile, per cuisi segna colla croce, onde non apporti, quel lagno di cattivo augurio, la disgrazia in casa sua, né lefaccia morire la sua indivisibile compagna , la chioccia , o la gallina.§ 5PesciPesci abbondanti e saporosi guizzano nei mari di quest’isola; ma questa poco ne profitta, poichéquelli che si pescano si portano altrove. Sarebbe la pesca ricco mezzo di risorsa pei naturali pescatori,se fussero provvisti de’ mezzi opportuni; ma la maggior parte son privi di reti, e cogli ami,o filaccioni poco guadagnano, in modo che i pescatori di Procida, di Pozzuoli, e della spiaggia diChiaja, colgono il ricco bottino dalle chiarissime onde che circondano questi lidi ridenti.I pesci più pregiati, fra quelli che si pescano in questi mari, sono - i scorfani, i dentici, le triglie, leaguglie ordinarie, e le imperiali, le alici, le murene, i rombi, i merluzzi, i cefali, le spinole, le lamprede,le orate, e poi in quantità il minuto pesce come sardelle, lacerti, razze, picarelli.Un pesce particolare di questi mari è il membro-reale e il sorcio di mare.II secondo assai pregiato.Nella tonnaia del <strong>La</strong>cco - essendo stata abolita 1’altra di S. Pietro alla Villa de’ Bagni - prendesi ilpesce spada, il tonno, lo sgombero, lo scaro, il dentale, ed altri pesci di entrata, ma tutto in quantitàabbondantissima.Le ragoste, le seppie, i calamai, i polipi abbondano del pari.I gamberi, i granghi, i ricci, le stelle di mare, le patelle sono i soli frutti di mare che oggi vi sono.Quando il porto era lago si raccoglievano le così detto vongole.<strong>La</strong>sciava scritto Jasolino (150) che il pesce che pascesi nelle acque di quest’isola ha un sapore particolare;sono squisiti poi gli scorfani che pascolansi alle spiagge di Sant’Angelo.Ponendo termine alla <strong>storia</strong> naturale di quest’isola, il cui quadro da inesperta mano fu tratteggiato,diciamo che l’isola d’Ischia nel mentre è un punto matematico in faccia alle grandi estensioni checovrono questo basso mondo; pure questo punto quasi impercettibile spicca tanta luce, che il baglio-(150) De Rim. Nat. dell’Isola d’Ischia lib. 2 pag. 228.82

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