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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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egli dovette sopportare le più dolorose amarezze per tale riprovevole condotta politica, e dovette vederseleapprestare da quello stesso suo padrone a cui avea venduto onore e coscienza.(Anno 1500). Fece i suoi armamenti la Spagna dando ad intendere che servivano a difesa del re diNapoli suo parente.I Francesi si mossero dalla Lombardia condotti dal Duca di Nemours, una potente squadra ammiragliatadal sig. d’Aubigny partì da Genova.Federico, ignaro sempre che le armi spagnuole sotto la maschera dell’amistà, erangli più ostili dellefrancesi, replicava le istanze a Consalvo, onde avesse unito con esso lui le sue forze, per controporle ainemici chi si avvicinavano per terra e per mare.Venne Consalvo ed occupò alcune terre della Calabria, con pretesto di difenderle, e su di quelle principiòad esercitare la signoria pel suo re.Venuti alla presa Francesi e Napoletani, i primi assediarono Capua, e la soggiogarono nel 25 luglio1501: vi diedero il sacco, facendo strage da vandali.Il regno rimase atterrito. Tutti si sottoposero. Il popolo napoletano si mosse a tumulto, e Federico fucostretto a capitolare dopo pochi giorni coll’Aubigny, consegnandogli tutte le fortezze, che si teneanoper lui, con riserbarsi solamente per sei mesi l’isola e rocca d’Ischia (193).Fu costretto Federico ad abbandonare Napoli, uscendo dal Castel-Nuovo dov’era la reggia.Ritirossi in Ischia, da dove, fu convenuto, potea andare fra sei mesi in qualunque luogo gli piacesse,eccetto che pel regno di Napoli. Per effetto della capitolazione venne facoltato Federico, di potersi secoportare, qualunque cosa di Castel-Nuovo, e di quello dell’Ovo, eccetto che le artiglierie.Fu anche convenuto generale perdono a ciascuno delle cose fatte, dal tempo che Carlo VIII acquistòNapoli (194)(Anno 1501). Volgea il mese di agosto dell’infausto anno 1501 quando sulla rocca d’Ischia si videro accumulatii reali aragonesi che quivi l’ultimo loro rifugio trovavano contro le persecuzioni di un’avversafortuna.Tutta la infelice progenie di Ferdinando vecchio su quell’ultimo baluardo erasi concentrata, poiché193) «Dagli Ambasciatori fu pubblicata in Roma la concertata spartizione del Regno di Napoli, indignò chiunqueavea senso morale: il reame si trovò esposto alle lascivie del Borgia figlio di Alessandro VI. ed alle crudeltà digente educata a trucidare Americani. Capua difesa da Fabrizio Colonna, presa per frode dai Francesi e dal ducaValentino, andò al più abominando strapazzo, molte donne e monache non se ne sottrassero che precipitandosidalle finestre o nel fiume; altre assai furono vendute; finito poi lo strazio e saputo che molte si erano rifuggitein una torre, il Valentino-Borgia – se ne scelse quaranta delle più belle – Tali orrori scoraggiarono di modo, cheFederico appena ebbe tempo di fuggire ad Ischia». Cantù op. cit.194) Guicciardini Stor. d’Ital. Vol.VI. lib. V. Cap. 2. Muratori Ann. d’Ital. Vol. X. 1500 pag. 9.82

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