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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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È limpida quest’acqua senza odore e molto salata. <strong>La</strong> sua temperatura ha dato variazioni da 37 a42 a 5 + o R. variando l’aria da 20 a 22 e pesa 1.00526.Il <strong>La</strong>ncellotti ha analizzata quest’acqua.Quest’acqua è aperitiva e corroborante; ma la sua virtù migliore, come risulta da annuali esperienze, si manifesta contro la sterilità, la quale dipende da debolezze, o da incipiente ostruzione dell’uteroe delle trombe senza esservi alcun vizio organico.Si adopera in bevande, a docce, a bagni, a lozioni,§ 12.Acqua di Olmitello e CavascuraScorre circa sessanta metri dal mare al mezzogiorno dell’Isola, e vi si giunge per uno stretto burroneche sbocca sulla spiaggia de Maronti.L’acqua vien raccolta in un pozzo scavato e profondo 49 centimetri e larga 2 piedi in quadro nellabocca; vi sono appresso due bagni di fabbrica.II Dottor Ziccardi fantasticò un’etimologia greca sul nome «di quest’acqua, asserendo che a causadella proprietà accordata a quest’acqua nelle malattie auricolari, si ebbe il nome di Olmitello dallevoci greche onlma sincope di dilimena - perditus - ona aures e elon stimulans.Tornando indietro sulla spiaggia vedrai più a ponente altro pozzo detto di Cavascura, ove scorrel’acqua che chiamavano delle petrelle anticamente detta anche dell’aratro di 76° gradi.Molte fumicazioni si osservano nello scoscendimento della spiaggia, le più cocenti dell’isola, dacchéper calore comunicato alla sabbia di questo lato dal fuoco sotterraneo elevano il termometro ad80 gradi di R. - L’acqua stessa del lido non segna meno di 70 gradi.L’acqua di Olmitello è limpida inodore e di sapore alquanto salina.Quest’acqua fu altamente commendata dal Dottor Iasolino, benemerito primo banditore dell’efficacissimeacque dell’isola del secolo XVI. Ma poco dopo la sua morte un terremoto seppellì lasorgente sotto le macerie. Indi venne la vena di tale preziosissima acqua scoverta dal Dottor Pistoianel secolo XVIII - il quale letto nell’opera del Iasolino il sito ove tale celebratissima acqua scaturivasi diè a cercarla e vi riuscì a suo onore ed a profitto dell’umanità; ma ricadde in disuso.Circa mezzo secolo fa di bel nuovo coverta in una frana, rimase seppellito il capo dell’acqua, ilquale ostinato superò gl’ingombri e si aprì un canaletto a traverso le macerie, che di poi allargato daiterrazzani, questi surrogarono all’antico un nuovo pozzo, ed accosto vi posero de’ bagni di fabbrica(124).(124) Il Dott. Chevalley de Rivaz racconta nell’opera sulle acque Termo-Minerali dell’Isola d’Ischia a pag.62

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