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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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CAPITOLO XXIXUna dinastia sparisce - Altra ne sorge(Anno 1859). Ferdinando II dopo un regno di 28 anni sei mesi e 13 giorni moriva nel dì 22 Maggio1859, dopo lunghi mesi di penosa infermità caratterizzata dai medici, morbo-pedicolare - <strong>La</strong> vita edil regno di questo principe cominciato sotto i più felici auspici, si compì fra le lagnanze di tutta unanazione, Durelli (280).Il regno passava a suo figlio Francesco II, il quale non sapendo trar profitto dalle circostanze, invecedi far obliare le tristi piaghe del passato, volle avvelenarle con nuovi rigori, contro inermi giovani chenel teatro S. Carlo con Viva Verdi, e per la riviera di Chiaja con Viva alla Francia dimostravano il loroentusiasmo pel risorgimento d’Italia, che combatteva contro l’Austria, guidata dal Primo Soldato d’ItaliaVittorio Emmanele II di Savoja, ed alleata, nella decisiva lotta, alla Francia, rappresentata sui pianidi Lombardia da Luigi Napoleone in persona, postosi alla testa delle legioni francesi.<strong>La</strong> vittoria del 24 Giugno 1859 riportata a Solferino, e sulle colline di S. Martino dall’esercito francoitalianodecise dei nuovi destini d’Italia. Francesco II partegiano dell’Austria rimase avvilito.(Anno 1860). Pensò a mutar politica, accordò la libertà a quei giovani arrestati per le dimostrazionidi S. Carlo e della riviera di Chiaia. Con atto Sovrano del 25 Giugno promise gli ordini costituzionali:generale amnistia per tutti i reati politici: incaricò il Commendatore Antonio Spinelli per formare unnuovo ministero: si offrì a stabilire col re di Sardegna un accordo per gl’interessi delle due corone d’Italia:dispose che la bandiera napoletana venisse fregiata dei colori nazionali italiani: promise in fine perla Sicilia di accordare analoghe istituzioni rappresentative da poter soddisfare i bisogni dell’isola.Ma tutte queste promesse, il popolo le accolse con eloquente indifferenza pari a disprezzo, perché alloraera troppo tardi.Giuseppe Garibaldi, dopo l’arditissimo sbarco di Marsala, avea già riportata, da più di un mese, la vittoriadi Calatafimi, in cui una colonna di circa seimila uomini, capitanata dal generale <strong>La</strong>ndi, era postain fuga dai garibaldini, e quella del generale Afan de Riviera nel 15 Maggio 1860 entrava in Palermo,senz’arme, senza scarpe, abbattuta, e dimezzata.Palermo e la Sicilia tutta era perduta per Francesco II; i suoi generali lo tradivano; i suoi confidentil’abbandonavano; i suoi ministri lo tiravano nella trappola; i suoi parenti, la sua madrigna lo trascinavanoalla rovina - Si rovinò!.... diè mano alle interne reazioni e si discreditò di più.Addì sei Settembre partì da Napoli, e nel giorno appresso entrava Garibaldi solo ed inerme, tenendo280) Cenno Storico di Ferdinando II. Napoli 1859.149

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