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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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vi è né penna né ingegno che possa ritrarre al vero le impressioni svariate e le scene molteplici che offresublime Monumento della Natura, inalzato dalla Divina Compiacenza in un giorno di allegrezza, doposecoli di collera.Da questo solitario asilo noi saremo puramente storico, perché di altro questo Monumento non habisogno.Il picco di S. Nicola o dell’Epomeo è, secondo l’opinione del de Rivaz, 2450 piedi da sopra il livellodel mare.Il de Siano, e l’anonimo Oltramontano congetturarono essere 1800 piedi.Il Marmocchi nel descrivere l’Arcipelago Campano, dice che l’Epomeo rivaleggia col Vesuvio peraltezza.Il Vesuvio ha 1198 metri di elevazione.L’Etimologia del nome di questo monte la riportammo alla nota 44 della 1a Parte: aggiungeremo aquella un’altra opinione dello stesso Ziccardi, che Epomeo significa sopra il fuoco.Strabone lo chiamò Epomeo – Plinio Epopon.Il Picco di S. Nicola è circondato, da punte, creste, serre e coni – A nord è la punta di Catreca, la qualesembra collocarsi contro i precipizi dell’Epomeo, nel suo interno è la piazza della Pera.All’ovest della punta di Catreca, ove una fumarola caccia i suoi vapori, dicesi il Fasano, e più giùosservi i ciglioni ed i dirupi di Frasso e Montecito, ove altri emissari vulcanici cacciano i loro vapori.Dopo tante migliaia di anni l’Epomeo pare che ancora nutrisse, non solo nelle sue fondamenta; ma finoalla sua più elevata cima, i germi della fermentazione vulcanica, e i rimasugli di un incendio, da cui ilfumo esala pei numerosi crepacci, o per le numerose fessure che si osservano alla superficie di questamontagna, che in segno che di adorazione, quali turiboli permanenti, incensano il capo del loro anticogenitore.A questo stesso lato del monte sono gli avanzi della bastia, la quale esisteva nel 1464: vecchio bastionecostruito molto tempo prima, per ricovero della gente dell’isola negl’improvisi assalti de’ mori.Volgendo lo sguardo ad occidente osservasi, la cresta o comignolo di Monte-Nuovo, e poi i precipizie la vallata della Falanga: la punta de’ frassitelli, che volgendo a S.O. nasconde la serra, la bocca dellaSerra, detta la pietra dell’acqua.Quale serra torcendo verso sud si disperde fra le pittoresche collinette di Fontana, e sulle adiacenze diCalimeo e Serrara dalla parte orientale, dal lato occidentale poi sui dirupi del Bellomo di Montecorvo,e del Ciglio.Ad oriente del Picco si osservano profonde fosse, che si riempiono di bianchissima neve per està, laquale neve covre ed imbianchisce gl’indicati punti nella stagione jemale – In modo che su questa sommitàmontuosa, mentre da un lato osservi emissari di fuoco, dall’altro miri conserve di neve.134

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