12.07.2015 Views

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Nol sappiamo – Vediamo con dolore l’ignavia della generazione in cui viviamo; ed attendiamo, daquella che sorge apportarvi emenda, se non vogliano anch’essi passare ai posteri macchiati dalla stessacolpa di vandalismo.Ma se la generazione presente va criticata pel poco trasporto al culto delle belle arti, non è così pelregime di famiglia, per l’economia domestica, per la cura ed attività spiegata nel migliorare la propriacondizione, anzi molti sono andati molto avanti ed hanno raggiunto la grettezza anzi l’avarizia.Oggi non incontri più uno sciame di proletari ed accattoni che ti sbarrano la via, t’infestano unacontrada; perché all’ignavia è succeduto l’amore al lavoro; fatto uso con economia e parsimonia dell’onestoguadagno, il proletario ha potuto raggranellare un peculio; ha comprato il suo campiello; si hainnalzata la sua casetta; ha preso in colonia il podere del gentiluomo, ed è divenuto possessore, colono,trafficante.Di piccoli possidenti, di coloni che da giorno in giorno diventano agiati, di trafficanti ed operai, sicostituisce forse più della metà della popolazione maschile dell’isola.Il resto si è dedicato, in buona parte, alla marineria, al commercio, al traffico esterno, alla pesca, all’industria,ed il di più si compone di agiati cittadini; di professori e d’impiegati, o in pubbliche cariche,di preti, di sfaccendati, di perditempo.Al flagello della crittogama, succedette la provvidenza della solforazione; questa produsse due vantaggiall’isola d’Ischia: incarnì i vini, e fé arricchire i possidenti, aumentò il lavoro ai vigneti, e sollevògli agricoltori.Oggi il travaglio agricolo è perenne; il lavoro non manca, i fondi rustici richiedono continuato coltivo;e colle sole braccia loro si può apprestare: queste braccia mancano; poiché le annue reclutazioni militariper l’esercito e per l’armata; le emigrazioni per la pesca de’ coralli; le colonie accresciute, tutte questecause disertano la gioventù, e tolgono il più poderoso elemento al lavoro campestre.Per chi ha volontà e vigore travaglia sempre con un salario giornaliero corrispondente all’opera, e chel’operaio sa pur far divenire corrispondente al bisogno fissandolo da se stesso.Sarebbe vantaggiosa l’istituzione di una Cassa di risparmio fra gli operai, allora la vecchiaia e l’infermità,per cotesti nulla o quasi nulla tenenti non sarebbe gravosa, per la società in cui son nati, in cuihan vissuto, per cui han travagliato non disonorevole, perché vederli ridotti accattoni, dopo essere statioperai, dopo essere stati nella gioventù e nella verilità leve produttive di ricchezze, e di guadagni agricoli,in quelle stesse contrade ove stentano la scarna e tremola mano per chieder l’elemosina, è troppodura, è assai trista condizione.Non è questa la prima volta che scuotiamo i possidenti ricchi o filantropi di quest’Isola ad iniziaresì vantaggiosa istituzione, perché essi solo hanno la esclusiva potestà di farlo; sia per l’influenza chehanno sulla classe de’ braccianti, sia per l’impiego che fanno di costoro nel coltivare i loro poderi che54

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!