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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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Ma se la miniera d’oro si contrasta, quella di zolfo non può cadere in contestazione, ed alle falde di S.Lorenzo nella pianura di S. Montano, sotto il pendio che mena dall’Arbusto alle stufe di S. Lorenzo, accostoa quelle pianure seminatorie, un buon tratto di terreno solfurico osservasi, ove anni sono si aprivauna miniera dai signori Milone di Forio, che dovettero abbandonare perché scarso n’era il prodotto.Nei scorsi anni altra ricca miniera si scovriva ed era quella dell’Allume di cui ne parlò il celebre Pontano(138).Nel 1459 un tal Bartolomeo Pernice, o Perdice Genovese, costeggiando quest’isola, si avvide esservicino al lido del mare alcuni scogli tutti di natura alluminosi. Da accorto speculatore, quali si sono iGenovesi, volle approfittarne, e siccome egli ne avea idea esatta della maniera come si estraeva questominerale dalle fabbriche viste in Rocca città della Siria - oggi detta Odessa - donde deriva il nome diallume di rocca - così ne introdusse la fabbricazione in quest’isola, onde ottenerne il solfato.Questa fu la prima fabbrica che venne istallata in Italia; mentre poco tempo dopo, e non prima fupiazzata da Giovanni di Castro, anche mercante Genovese, l’altra fabbrica in Tolfa nello stato romano:indi i saggi dei genovesi riuscirono a Viterbo e Volterra, e queste fabbriche divennero ben presto considerabiliin Italia (139).Ritornando a Pernice, questi innalzò la sua fabbrica nel luogo denominato la piazza della Pera in Casamicciola,ch’è posta verso N. dal lato di Catreca, al di sotto della punta un dì nominata della guardiasu i giochi dell’Epomeo, luogo in cui anche oggi si osservano i rottami degli avanzi di quella fabbrica.Il sito additato presenta una pianura che pare sia il fondo di un cratere vulcanico che gli è vicino, di cuiil bordo settentrionale è crollato (140).Si raccoglievano a quelle vicinanze, tanto quei terreni argillosi che conservavano dell’allumine, chequelle pietre e quei rottami detti schisto; ossia pietra candida alluminosa, molto dura e compatta, chevien distinta dalla silice, la quale contiene ancora dell’acido solforico, ed è indicatissima alla composizionede’ cristalli di rocca.pagnano vicina la Cappella di S. Sebastiano ne fecero prova i Veneziani, come si rileva da Giovanni d’Elisiomedico di Ferdinando I. d’ Aragona fiorito nel XV. sec.(138) L’isola Enaria in molti luoghi, la terra cavernosa, calda è molto copiosa di allume - Ed in quei tempiBartolomeo Perdice Genovese passando per quest’isola si avvide esser vicino al lido del mare alcuni scoglitutti di natura alluminosi - Delle Guerr. Napol. Lib. 6 pag. 87. Traduzione di Michele Tramezio del 1543edizione di Venezia 1544.(139) II Papa Paolo II vi ci contribuì non poco nell’incoraggiare le fabbriche di allume nei Stati della Chiesaproibì il commercio dell’allume orientale, ed applicò il prodotto di quello d’Italia nella guerra contro iTurchi. Le fabbriche di Svezia ed altri luoghi d’Europa sursero molto di poi.(140) Oggi tanto il masso della terra detta Pera che quello di Catreca è argilloso, insipido, franoso, privo diquell’acido solforico, che ai tempi del Perdice, lo costituiva vero allumina.71

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