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storia dell'isola d'ischia giuseppe d'ascia - La Rassegna d'Ischia

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Era tempo di carnevale, il giovinetto volendo fare una grata sorpresa all’angelo suo, si presenta unasera mascherato, ed entrato, trovando che i suoi nuovi affini stavano cenando, si siede al fianco dellasposa. Tutti accolgono lo scherzo; un solo rimane cupo, e meditabondo - è Messer Sebastiano!Si alza repentinamente, entra nella sua stanza da letto, e pria che il resto della famiglia si accorgesserodell’assenza, parte un colpo da quella stanza, un nodo di piombo colpisce al petto il giovine, el’uccide.Dopo fatta la bravura, ritorna il mostro a sedere; a seguitare la cena colla massima freddezza.All’esplusione dell’arma accorrono i servi, egli dà ordine a costoro, che portassero via quella carogna,andandola a seppellire nel luogo solito.<strong>La</strong> povera Mariantonia cade svenuta, sembra che il dolore l’avesse uccisa, felice lei se questa sorteavuto avesse! Il crudelissimo padre comanda alla famiglia di non prestarle nessun aiuto onde muora, esi tolga un nemico pericoloso, un testimone che un giorno o l’altro avrebbe potuto comprometterlo.<strong>La</strong> gioventù supera l’infortunio, Mariantonia rinviene, il padre si dispera, la prima in lagrime e singhiozzi,cerca sfogare la piena del suo dolore, l’altro in sinistri progetti di morte, cerca una strada pertogliersi l’impaccio della figlia; perché quel pianto, e quel dolore è imbarazzante troppo per MesserSebastiano, conviene che finiscano a qualunque costo.Chiama un giorno il più risoluto de’ suoi servi, gli parla all’orecchio, il servo trasalisce; ma pur fasegno di ubbidire.Era una di quelle belle giornate di Marzo, annunziatrici della prossima primavera, che invitano allacampagna, la quale si ridesta per abbellirsi di verdure e fiori.Messer Sebastiano consiglia, cioè ordina alla figliuola, che si portasse ad una vigna di loro proprietàposta alla contrada Scendone, a divagarsi un poco, mentre il servo… la seguirebbe - quello con cui aveasegretamente parlato - Come negarsi la povera vittima ad una risoluzione di un padre spietato?!Ubbidisce e parte - Appena passata la porta del ponte, che ti mena sulla strada Monticchio, nel tempoche avvenivano i fatti che raccontiamo, la strada non era piana, come oggi si osserva. Questa fu costruitanel 1832; mentre prima il cammino era ripido, tagliata la via sulla china di un promontorio, o monticelloda cui prese nome la contrada di Monticchio.Dal comignolo a forma di pianerottolo, che affacciava sul mare e su sottostanti scogli, discendeal’altra tesa, che si appianava sullo svolto della strada della Chiaja ove si perdeva.Giunta la Mariantonia sulla piattaforma della prima tesa; il servo tremante la ferma; il suo volto èsmarrito, e scontrafatto; goccioloni di sudore, freddo come di ghiaccio, gli cadono dalla fronte; la donzellasi scuote a quella scena, e con un interesse di amica, anzichè di padrona, cerca conoscere se duollo preme, o malore lo tormenta. „No, risponde quel tristo, io sto bene, e tremo e mi spavento, perché inquesto punto vi debbo precipitare fra i sottoposti scogli, e poi tornarmene dicendo, che vi siete gettata116

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