ariosita et artificiosita dans les madrigaux de giovanni de macque

Et uoi che ben sapete
Quante bellezze hauete
Pensate quanti guai
Pato senza trouar pieta giamai.
Phalèse, v. 1, C., Tanti : Trnti
4. Mentr’al mio chiar’e uiuo sol
miraua
uiuo.
Come Cigno cantaua
Et hor che ne son priuo
Come palustr’augel piangendo
5. Dico spess’al mio core
Solo fuggendo puo uincer’Amore
Et chi non sa fuggire
Resti sicuro di sua man perire.
v. 1, C., B. : fugendo alterne avec
fuggendo
Phalèse v. 1, C., A., T. : idem
e voi che ben sapete
quante bellezze avete,
pensate quanti guai
pato senza trovar pietà giamai.
Mentre al mio chiaro e vivo sol
mirava
vivo.
come Cigno cantava,
et or che ne son privo
come palustre augel piangendo
Dico spesso al mio core:
solo fuggendo può vincer Amore,
e chi non sa fuggire
resti sicuro di sua man perire.
et v
com
pen
je s
Alo
je c
mai
com
pleurant.
6. Vna fiammella uiua Una fiammella viva Une
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Je d
on n
et q
peu