ariosita et artificiosita dans les madrigaux de giovanni de macque

Lettre 11 : 10 juillet 1587
Molto Magnifico Signor Fratello osservandissimo
Scrivendomi il Signor Prospero nostro che Vostra Signoria gli ha detto di dubitare ch’io
sia scoruciato 848 seco per non haverli risposto a l’ultima sua non posso assai
maravigliarmi di questo suo sospetto, non havendomene dato occasione alcuna. Onde
parmi di haver magior occasione di lamentarmi di lei, poi che s’io non le diedi risposta, fu
per mancamento di occasioni, ove per il contrario,non scrivendomi lei stessa questo suo
dubio si può attribuire a mancamento di affettione, oltra che se lei mi vuole bene, et che 849
sia certa come dovria essere, per l’esperienza di tanti anni che si conosciamo, che questo
bene sia reciproco, non dovria mai per qualsivogli accidente di tempo o di fortuna intrare
in diffidenza alcuna, che dà più tosto inditio di poco amore, che di stabile amicitia. Ma sia
come si voglia, io sono et sarò sempre qual fui, servitore, amico, et bon fratello del mio
Signor Norimberghi; et di questo gliene fo ampia fede con questa, la quale non havendo a
servire per altro farò fine, augurandole del Signor Iddio quanto posso desiderare per me
stesso. Di Napoli alli 10 di luglio 1587
Di Vostra Signoria
Servitore et Fratello
en bas à gauche de la page
Giovanni de Macque
Di novo non ci è cosa degna di relatione se non che qua si sono fatti 4000 fanti che vanno
per quanto si dice in francia in soccorso del Duca di Ghisa, et havendo inteso che pur a
roma sene fanno delli altri, onde si troveranno a smaltire ogni sorte d’armi, se Vostra
848 scoruciato : DeFord lit scorverato.
849 et che sia : DeFord lit et sia.
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