ariosita et artificiosita dans les madrigaux de giovanni de macque

21 Francesco
Petrarca
504
l’ale
bass’essempi
I quai pos’in amar cosa mortale
Senza leuarm’a volo hauend’io
Per dar forse di me non
Tu che vedi i miei mali
indegn’& empi
Re
immortale
del Ciel’inuisibil’è
Soccorr’a l’alma disuiata e frale
E i suoi difetti di tua gratia
adempi.
v. 4, T., Forsi : forsi
Seconda parte
Si che s’io viss’in guerra & in
tempesta
stanza
Mora in pace & in porto e se la
l’ale,
i quai posi in amar cosa mortale,
senza levarmi a volo, avend’io
per far forse di me non bassi
essempi.
empi,
Tu che vedi i miei mali indegni et
Re
immortale,
del Cielo invisibile e
soccorri a l’alma disviata e frale,
e i suoi difetti di tua grazia
adempi.
v. 3, Canzoniere, avend’io : abbiend’io
v. 4, Canzoniere, essepi : exempi
v. 6, Canzoniere, e immortale : immortale
v. 8, Canzoniere, e i suoi difetti : e ’l suo defecto
Seconda parte
Sì che, s’io vissi in guerra et in
tempesta
stanza
mora in pace et in porto; e se la
ailes,
exemple.
que
san
pou
Toi
impies,
Roi
sec
et c
Chan
Deu
pou
je m
fut