ariosita et artificiosita dans les madrigaux de giovanni de macque

9. Battista
Guarini
10. Pietro
Bembo
Occhi miei che vedeste
Il bel idolo vostro in pred’altrui
Come
chiudeste
vedendo ciò non vi
E tu alma che viui sempr’in lui
Com’à pensarlo solo
Non ten fuggisti à volo
Lasso posso ben dire
Che ’l souerchio dolor non fa
morire.
Prima parte
La mia leggiadr’e
candid’angioletta
Cantand’à
Siren’antiche
par de le
Con altre d’honestate e preggio
amiche
Seders’à l’ombra in grembo de
l’herbetta
Occhi miei che vedeste
il bel idolo vostro in preda altrui,
come
chiudeste?
vedendo ciò non vi
E tu, alma che vivi sempre in lui,
come a pensarlo solo
non ten fuggisti a volo?
Lasso, posso ben dire
che ’l soverchio dolor non fa
morire.
Prima parte
La
angioletta,
mia leggiadra e candida
cantando a par de le Sirene
antiche,
con altre d’onestate e preggio
amiche
sedersi a l’ombra in grembo de
l’erbetta
483
Ô m
vot
com
vous pas ?
Et t
com
ne t
Hél
qu'u
Pre
Mo
cha
ave