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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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sono chiamati a lavorare nell’unica vigna del Signore. Bisogna che quanti<br />

hanno responsabilitÖ nella comunitÖ pongano ogni attenzione a che questo non<br />

si verifichi mai e che mai un cuore entri in una simile tentazione che Å assai<br />

pericolosa perchÇ capace di distruggere la comunione e l’armonia in seno alla<br />

stessa comunitÖ.<br />

Dio cambia la mercede in base al cuore, alla volontÖ, all’impegno, alla serietÖ,<br />

al dono di se stessi che si profonde nel lavoro che si compie. Questo sâ che<br />

vale presso Dio. Egli vede il cuore, vede la mente, vede l’intelligenza, vede<br />

l’impegno, vede se stiamo nella sua vigna con cuore, oppure se per costrizione,<br />

se lavoriamo con buona volontÖ e amore, oppure con pigrizia e infingardaggine.<br />

Tutto vede il Signore di noi e secondo il nostro amore e il nostro impegno ci<br />

ricompenserÖ.<br />

ä questo il motivo per cui viene qui affermato che ciascuno riceverÖ il salario, la<br />

mercede secondo il proprio lavoro. La differenza di mercede non la fa il lavoro,<br />

la fa il cuore, la mente, l’intelligenza, l’impegno profuso. Colui che svolge nella<br />

comunitÖ un lavoro nascosto, umile, che nessuno vede, se fatto con impegno e<br />

amore fruttificherÖ una quantitÖ smisurata di gloria eterna; mentre un lavoro di<br />

responsabilitÖ se fatto senza impegno e amore non solo non ci darÖ la gloria<br />

eterna, quanto ci aprirÖ le porte dell’inferno, perchÇ attraverso di noi le anime<br />

non sono venute a Dio.<br />

Il metro di Dio e quello degli uomini non Å lo stesso. Dio misura con il metro del<br />

cuore; gli uomini con quello dell’apparenza. Dio vede il cuore, non guarda<br />

l’apparenza; l’uomo guarda l’apparenza e spesso trascura il cuore.<br />

[9]Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete il campo di Dio, l'edificio di<br />

Dio.<br />

Chi lavora il campo del mondo Å Dio, Å Cristo Signore, Å il suo Santo Spirito. ä<br />

Dio che stabilisce come, quando, dove lavorare, quale campo arare, dove<br />

mietere e dove piantare.<br />

Collaborare significa dipendenza, sottomissione, obbedienza, lasciarsi dirigere<br />

e muovere dalla volontÖ di Dio.<br />

Non c’Å autonomia nella collaborazione, non ci sono scelte autonome, non<br />

possono essere prese decisioni che nascono dal proprio cuore e dalla propria<br />

mente. Se questo accade significa non essere in alcun modo collaboratori di<br />

Dio.<br />

Questo Paolo lo sa, perchÇ tutta la sua vita Å guidata dal Signore. Il Signore lo<br />

ha chiamato sulla via di Damasco e gli ha conferito il ministero da svolgere;<br />

mentre svolgeva il suo ministero era il Signore che gli indicava la via da<br />

percorrere e i campi da arare; mentre arava gli manifestava quanto tempo<br />

sarebbe dovuto rimanere in quel campo e dove si sarebbe dovuto recare in<br />

seguito.<br />

Nella collaborazione Dio decide, programma, stabilisce, ordina, comanda, il<br />

collaboratore esegue, obbedisce, realizza quanto comandato e quanto<br />

programmato dallo stesso Dio.<br />

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