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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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male, cui viene sottoposto dalla cattiveria che esce dalla bocca dell’uomo<br />

cattivo.<br />

Se invece comincia a frequentarlo, entra in amicizia e in familiaritÖ con lui,<br />

facilmente anche lui si corromperÖ, anche lui inizierÖ a pensare come l’uomo<br />

cattivo e la cattiveria entrerÖ nel suo cuore.<br />

La Chiesa ha sempre insegnato ai suoi figli che devono fuggire le occasioni<br />

prossime di peccato. Queste sono anche le occasioni in cui un uomo buono<br />

entra in familiaritÖ con un uomo cattivo e peggio in amicizia con lui.<br />

La Chiesa mai dimentica che il primo peccato fu causato da un incontro e da un<br />

dialogo, del dialogo di Eva con il serpente nel Paradiso terrestre.<br />

Significa questo che il cristiano deve ritirarsi in luoghi deserti, deve<br />

abbandonare il mondo? Assolutamente no. Deve perà mettere in atto tutte<br />

quelle tecniche di difesa che sono necessarie perchÇ la sua fede non venga<br />

trascinata nell’errore e la sua bontÖ non si trasformi in cattiveria.<br />

Per questo Å sufficiente osservare Cristo Gesá. Egli rimaneva con gli uomini il<br />

tempo dell’annunzio, il tempo di parlare loro del Padre dei cieli, il tempo di<br />

compiere le opere che il Padre gli ha chiesto di compiere.<br />

Poi si ritirava in luoghi solitari a pregare. Invocava dal Padre la saggezza, la<br />

fortezza, la temperanza, la prudenza, la giustizia perchÇ attraverso queste<br />

quattro potentissime armi di difesa potesse andare incontro all’uomo e rimanere<br />

saldo ed ancorato nella volontÖ del Padre, perchÇ potesse sempre compiere la<br />

volontÖ del Padre.<br />

Del resto l’insegnamento di Cristo Gesá Å da tutti conosciuto: “pregate per non<br />

cadere in tentazione. Lo spirito Å pronto, la carne Å debole”.<br />

Ogni uomo prima di andare incontro ai propri fratelli deve predisporre il suo<br />

animo al combattimento spirituale e quindi deve invocare l’aiuto del Signore su<br />

di lui. Cristo stesso non ci ha forse dimostrato come si vince la tentazione,<br />

ritirandosi in solitudine nell’Orto del Getsemani al fine di invocare il Padre suo<br />

che gli desse la forza per vincere l’ora oscura e tremenda della passione,<br />

quell’ora delle tenebre e del buio che stava per abbattersi su di lui?<br />

Se Cristo ha fatto questo, tanto piá dobbiamo farlo noi, che siamo sempre<br />

esposti alla tentazione a causa della nostra imprudenza.<br />

Dobbiamo anche noi, come Cristo Gesá, vivere una vita ritirata, sobria, lontana<br />

dal male. Una cosa deve essere certa nel nostro cuore: chi Å sicuro di sÇ<br />

facilmente si espone alla tentazione e facilmente cade.<br />

Di Gesá Å detto che conosceva cià che c’Å in ogni cuore e non si confidava con<br />

nessuno. La sua prudenza era tanta. Di noi non si puà dire altrettanto. Troppe<br />

confidenze e troppe amicizie non vere, non sincere, non giuste, non opportune<br />

possono attrarci nel male, possono divenire per noi tentazione, possono farci<br />

perdere la fede.<br />

Dall’uomo il male per l’uomo; chi si guarda dall’uomo si guarda anche dal male.<br />

[34]Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti<br />

dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.<br />

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