15.06.2013 Views

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

dona valore ad ogni cosa e se, privo di essa, l’uomo Å veramente un nulla<br />

dinanzi a Dio e agli uomini, anche se esercita carismi cosâ eccelsi ed elevati.<br />

Questi carismi non fanno il cristiano. Se lo facessero, sarebbe egli un qualcosa<br />

dinanzi agli occhi di Dio e dinanzi al mondo intero. Invece non lo fanno; egli Å<br />

nulla e nulla rimane nella storia e nell’eternitÖ.<br />

[3]E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per<br />

esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.<br />

Uno potrebbe dire: Tutte queste cose vengono da Dio, sono un suo dono. In<br />

fondo l’uomo non ha messo nulla di suo, forse Å per questo che non valgono?<br />

Poniamo il caso che un uomo distribuisca tutte le sue sostanze ai poveri, faccia<br />

opere di elemosina, di misericordia. Tutto questo Å qualcosa dinanzi agli occhi<br />

del Signore senza la caritÖ?<br />

Anche questo non serve a nulla. A nulla serve distribuire le proprie sostanze se<br />

nel cuore non abita la caritÖ.<br />

C’Å allora qualcosa che l’uomo puà fare senza la caritÖ? Puà forse dare il suo<br />

corpo per essere bruciato, in segno di testimonianza che lui Å di Cristo?<br />

Anche questo non gli serve a nulla. Non gli giova, se questo dono non Å<br />

animato dalla caritÖ.<br />

Come si puà constatare nulla nel cielo e sulla terra, che discenda da Dio o<br />

venga dagli uomini, che sia in noi o fuori di noi, nulla giova se non si possiede la<br />

caritÖ.<br />

La caritÖ Å il valore che dona valore ad ogni altra cosa e senza la caritÖ nulla di<br />

tutto cià che l’uomo fa, opera, dice, compie, offre, dona, neanche il dono di se<br />

stesso, lo rende accetto e gradito a Dio, perchÇ tutto cià che fa Å pura vanitÖ.<br />

Se la caritÖ Å il valore che dona valore ad ogni cosa, se Å l’anima che rende<br />

gradita per il Signore ogni cosa che noi facciamo, a che serve all’uomo aspirare<br />

a questo e a quell’altro carisma, a questo o a quell’altro ministero, se non Å il<br />

ministero o il carisma che ha valore in se stesso, ma Å la caritÖ che conferisce il<br />

valore all’uno e all’altro?<br />

Non sarebbe allora piá semplice aspirare, come dice Paolo, a questo carisma<br />

fondamentale, il piá alto ed elevato di tutti, che dona valore ad ogni altro<br />

carisma, conferisce consistenza ad ogni nostra operazione ed azione, e<br />

lasciare tutto il resto?<br />

Non sarebbe la cosa piá santa farci noi animare dalla caritÖ perchÇ cosâ ogni<br />

cosa che facciamo, anche la piá piccola dinanzi al Signore, si rivesta di un<br />

valore altissimo, di salvezza per tutto il genere umano, ma prima di tutto di<br />

gloria e di onore per la sua MaestÖ divina?<br />

Cosâ facendo, il cristiano diviene veramente libero. Libero dai doni e dai carismi,<br />

si fa povero in spirito, puro nella sua anima, semplice nelle aspirazioni, mite e<br />

umile di cuore. Diventa cosâ creta eccelsa che Dio puà animare con la sua<br />

caritÖ tanto da renderla uno strumento perfetto del suo amore da riversare e da<br />

donare ad ogni uomo per la sua salvezza e redenzione.<br />

444

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!