PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

in lui. Morta, a causa della disobbedienza, la sua persona, ogni seme di uomo
futuro che era in lui Å morto.
Anche questo Å mistero, Å mistero perà che cade sotto gli occhi di tutti. Tutti
ogni giorno fanno l’esperienza della morte, anche se molti non credono che
essa sia frutto del peccato di Adamo. Che la morte c’Å Å veritÖ della nostra
storia; che essa sia il frutto del peccato di Adamo Å veritÖ di fede; veritÖ che
ogni uomo Å invitato a credere per porvi rimedio, al fine di trovare l’antidoto per
vincerla una volta per tutte.
L’antidoto della nostra morte Å la risurrezione di Cristo Gesá. Per vincerla
dobbiamo entrare in Lui, dobbiamo divenire una cosa solo con Lui. Dobbiamo
divenire suo corpo, perchÇ solo divenendo suo corpo, si diviene immortali,
vincitori cioÅ della morte.
Questo non significa che quelli che non sono in lui non risorgeranno nell’ultimo
giorno. Significa perà che se loro non hanno portato se stessi in Cristo o
attraverso il Battesimo e una vita santa, o attraverso la santitÖ della loro
coscienza, costoro rimarranno in eterno fuori di Cristo, risorgeranno, ma non
per una risurrezione di vita, bensâ per una risurrezione di condanna.
Da sottolineare in questo versetto la necessitÖ di entrare in Cristo, di divenire
una cosa sola con Lui, di essere un solo corpo, di divenire un solo seme di vita
eterna.
Adamo divenne un seme di morte; Cristo Å il nuovo seme della vita. Questa Å la
veritÖ. Dal corpo di Adamo la morte; dal corpo di Cristo la vita; dal corpo di
Adamo la rovina, dal corpo di Cristo la risurrezione; dal corpo di Adamo la
perdizione, dal corpo di Cristo la salvezza eterna.
[23]Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla
sua venuta, quelli che sono di Cristo;
Paolo ora annunzia quale sarÖ l’ordine della risurrezione.
Il primo ad aver ricevuto la risurrezione Å Cristo Gesá. Abbiamo giÖ spiegato
cosa Å la primizia e come bisogna intenderla. ä il primo frutto dell’albero della
vita, ma Å anche la certezza che tutti gli altri frutti a breve termine matureranno.
Tra la primizia e il raccolto il tempo Å veramente breve. Dopo, quando Cristo
verrÖ per la seconda volta, verrÖ per il giudizio, risorgeranno tutti quelli che
sono di Cristo.
Abbiamo giÖ puntualizzato che la risurrezione Å per tutti gli uomini,
indistintamente. Con una differenza. Quelli che sono di Cristo sono i giusti,
coloro che hanno fatto la veritÖ, che hanno vissuto secondo la sua Parola.
Costoro riceveranno una risurrezione in tutto simile alla sua, risurrezione di
gloria eterna e di trasformazione del loro corpo in corpo glorioso.
Quanti invece non sono di Cristo, perchÇ sono stati del principe di questo
mondo e hanno compiuto le sue opere, risusciteranno ugualmente, ma per una
risurrezione di ignominia e di condanna eterna; risusciteranno ma per andare a
finire nell’inferno eterno.
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