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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Bisogna subito precisare che non c’Å opposizione tra il dono delle lingue e il<br />

parlare con l’intelligenza. L’una e l’altra cosa sono due doni dello Spirito Santo e<br />

sono efficaci se si usano secondo la volontÖ dello Spirito del Signore.<br />

ä volontÖ dello Spirito Santo che ogni suo dono si usi per l’edificazione della<br />

comunitÖ, non per il suo entusiasmo o per la sua esaltazione.<br />

Per la scelta dell’uno o dell’altro dono con il quale presentarsi nella comunitÖ<br />

non c’Å neanche bisogno di discernimento, perchÇ non c’Å scelta. Da solo e in<br />

segreto ognuno puà ringraziare il Signore con il dono delle lingue, nella<br />

comunitÖ sia la preghiera che le altre parole che si proferiscono devono essere<br />

frutto dell’intelligenza; devono essere parole sante, buone, giuste, capaci di<br />

istruire, di formare, di educare, di innalzare lo stato cristiano della comunitÖ,<br />

immettendo in esso tanta potenza di veritÖ e di santitÖ, assieme alla grazia,<br />

perchÇ la comunitÖ possa in tutto divenire cià che Cristo vuole che divenga e lo<br />

divenga presto.<br />

Dinanzi alla comunitÖ tutto deve venir meno; tutto invece deve essere fatto per<br />

la sua edificazione. Deve scomparire ogni pensiero, ogni progetto, ogni idea<br />

personale. Deve invece solo trionfare la veritÖ di Cristo, la sua volontÖ, la sua<br />

parola. Questa Å la legge e oltre questa legge c’Å solo il caso, o l’arbitrarietÖ di<br />

questo o di quell’altro, non c’Å il Signore che regna in essa, perchÇ non regna la<br />

sua legge.<br />

[20]Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini<br />

quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi.<br />

Il giudizio qui Å il retto e sano discernimento. Comportarsi da bambini nei giudizi<br />

ha un solo significato. Il bambino Å incapace di un vero e sano giudizio. Per lui<br />

cià che Å effimero e cià che Å essenziale sono una cosa sola; per lui anche il<br />

bene e il male per lo piá sono una cosa sola.<br />

Il bambino manca di un criterio di equilibrio, di scelta oculata, di una opzione<br />

santa e libera.<br />

Il bambino Å confusionario, perchÇ Å proprio della sua etÖ l’incapacitÖ a<br />

distinguere secondo veritÖ ogni cosa.<br />

Paolo non vuole che i Corinzi siano dei bambini, cioÅ incapaci di discernere cià<br />

che in un momento Å piá utile per la comunitÖ e cià che le Å meno utile, o<br />

addirittura potrebbe rivelarsi vano.<br />

Bisogna invece che i Corinzi diventino come bambini quanto a malizia. Essi<br />

ancora non hanno la legge del male nella loro mente, sono incapaci di vera e<br />

propria malizia. Questo sâ che i Corinzi devono farlo.<br />

Essi devono comportarsi sempre come bambini, cioÅ con semplicitÖ, senza<br />

malizia, senza ambiguitÖ, senza tutti quei pensieri contorti che cambiano il bene<br />

in male e il male in bene, oppure confondono il bene con il male e il male con il<br />

bene. Lo confondono responsabilmente, perchÇ non pongono alcuna attenzione<br />

per fare ogni cosa secondo Dio.<br />

Quanto a discernimento invece devono essere perfetti. Devono cioÅ con<br />

esattezza, con taglio netto e preciso, distinguere cià che Å giusto da cià che Å<br />

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