PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

Tra la risurrezione di Cristo e la nostra nell’ultimo giorno, la Chiesa pone la
risurrezione, o la glorificazione, o l’assunzione di Maria Vergine al cielo in corpo
e anima.
L’assunzione di Maria in corpo Å anima Å veritÖ definita, Å dogma della Chiesa.
In Maria giÖ si Å compiuta la vittoria di Cristo. Cristo primizia ha fatto sâ che giÖ
un altro frutto fosse colto dal suo albero e questo frutto Å la Madre sua, la
Vergine benedetta nei secoli eterni.
La Chiesa pur definendo il dogma dell’Assunzione di Maria Vergine in Cielo si Å
astenuta dal pronunziarsi sulla sua morte. C’Å un antichissimo pensiero sulla
Madre di Gesá che parla della sua dormizione. Essa si Å addormentata nel
Signore ed Å passata dalla terra al cielo, dal corpo di carne al corpo di spirito,
senza incorrere nella morte.
La Chiesa nella bolla di definizione del dogma non si Å pronunziata, ha lasciata
sospesa la questione e noi cosâ la vogliamo lasciare.
Tuttavia ci sono alcuni che dicono che tra Cristo e la Madre sua non devono
esserci differenze. Cristo Å morto. Maria Å morta. La sua anima si Å separata
dal corpo e solo dopo questa separazione Dio l’ha assunta in cielo,
risuscitandola, cioÅ ridonando la sua anima al corpo e il corpo all’anima.
Altri invece vogliono che Maria non abbia conosciuto la morte. Il motivo Å
semplice. Maria Å morta con Cristo sulla croce. ä lâ il suo Golgota ed Å lâ il suo
martirio, quando la spada le trapassà l’anima.
La morte fisica non avrebbe aggiunto niente alla configurazione a Cristo Gesá,
perchÇ Lei fu in tutto resa simile al Figlio al momento stesso della morte del
Figlio. Anzi, Maria non solo subâ la morte dell’anima, offrâ anche la morte del
Figlio per la redenzione del mondo.
C’Å un’altra ragione che propenderebbe per la non morte fisica di Maria, a
favore della sua trasformazione immediata del suo corpo in spirito nel momento
stesso del trapasso dalla terra al cielo.
Come Maria per singolare privilegio fu preservata dal peccato originale, in vista
dei meriti di Cristo, cosâ per un singolare privilegio, per un dono divino, il piá
grande dono che mai sia stato fatto ad una creatura, Å potuta passare
direttamente dalla terra al cielo.
La veritÖ perà da credere Å una: Maria oggi Å in cielo in corpo ed anima, tutta
avvolta e rivestita di luce divina ed eterna. ä in cielo accanto al Figlio, dove
siede Regina degli Angeli e dei Santi, coronata di gloria e di splendore.
[24]poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo
aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.
Dopo la risurrezione finale, il mondo presente cesserÖ di esistere. Esisteranno i
cieli nuovi e la terra nuova.
Il regno che Cristo Å venuto a costruire sulla terra per il Padre suo, sarÖ
consegnato direttamente a Dio, al quale esso appartiene.
Nel momento della risurrezione finale sarÖ tolto ogni potere ai principati e alle
potestÖ del male e della morte.
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