PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

ä il Dio che vuole l’osservanza della sua Parola per entrare nella vita eterna.
Questa Å veritÖ incontrovertibile. Solo chi non conosce chi Å Dio secondo veritÖ,
puà affermare una differenza sostanziale tra il Dio del Nuovo Testamento e il
Dio del Vecchio.
Se Å avvenuto come esempio per noi, Å anche giusto che Paolo ci dica i motivi
per cui cià Å avvenuto, affinchÇ esaminandoli e conoscendoli secondo veritÖ,
possiamo evitare di cadere nel loro stesso errore, quello cioÅ di non aver
conseguito il frutto della liberazione, o di non aver raggiunto la meta cui erano
finalizzati tutti i prodigi che il Signore aveva compiuto in Egitto a favore del suo
popolo.
La causa del non raggiungimento della terra promessa Å il desiderio di cose
cattive che dimorava nel cuore di molti Israeliti.
Chi vuole conoscere quanto Å avvenuto dall’uscita dall’Egitto fino alla conquista
della Terra Promessa Å sufficiente che legga Esodo, Numeri, Levitico e
Deuteronomio. In questi Libri Å narrata tutta l’amarezza e la sofferenza di MosÅ
nel vedere il suo popolo cosâ ostinato per perseguire vie proprie di liberazione, o
in una continua rivolta contro il volere del Signore.
Le cose cattive sono quelle cose che si oppongono direttamente a Dio e
consistono: o nel non voler mettere in pratica i comandamenti, o nel non voler
ascoltare la parola viva di Dio che li accompagnava e che Dio riferiva loro
attraverso il suo servo MosÅ.
Le cose cattive sono la sostituzione della volontÖ di Dio con il pensiero
dell’uomo; la decisione di Dio con le decisioni dell’uomo; il progetto di Dio con i
disegni umani di salvezza.
La bontÖ Å solo in cià che Dio dice e comanda, la cattiveria di una cosa Å ogni
azione, pensiero, parola che l’uomo mette al posto di cià che Dio vuole e si
adopera anche con le sue sole forze – altra cosa assai cattiva – di realizzarle,
pensando che questo sia il piano o il disegno di Dio.
[7]Non diventate idolàtri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il
popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi.
Una delle tante cose cattive che il popolo commise nel deserto Å senz’altro
l’idolatria, che ha il suo culmine nella costruzione del vitello d’oro.
La fusione dell’idolo fu un fatto cruciale per tutto il popolo; fu in effetti la
sostituzione di Dio. Il Dio con Parola viva, il Dio che guidava e conduceva
direttamente il suo popolo parlando e donando i suoi ordini, o comandi, a MosÅ,
venne sostituito con un vitello d’oro, un’opera fatta dalla mani dell’uomo e per di
piá dagli adoratori del vero Dio.
ä cosa cattiva, assai cattiva questa perchÇ Å la trasgressione diretta del primo
comandamento, nel quale espressamente Å detto al popolo di non farsi alcuna
figura scolpita di un qualsiasi Dio. Il Dio di Israele Å un Dio spirituale e come
tale deve essere pensato, adorato; non puà essere raffigurato perchÇ Å
purissimo spirito.
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