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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Per mezzo di questa virtá che Å anche beatitudine, Å la prima delle beatitudini,<br />

l’uomo abbandona anche i suoi desideri, le sue aspirazioni, si mette<br />

interamente nelle mani del suo Signore e tutto vive secondo la legge e la regola<br />

della caritÖ.<br />

Cristo questo cammino lo ha percorso, ha raggiunto il sommo della perfezione,<br />

ha dato tutti di sÇ al Padre perchÇ la sua natura umana fosse tutta rivestita della<br />

caritÖ del Padre, in tutto simile alla sua natura divina che Å caritÖ eterna ed<br />

increata, amore purissimo e santissimo.<br />

Il cristiano puà riuscirci, deve riuscirci, Å chiamato a questa realizzazione. Per<br />

questo Å giusto che offra tutta intera la sua vita, vincendo ogni tentazione che<br />

vorrebbe riportarlo in cià che Å effimero, temporaneo, che Å di breve durata, che<br />

passa e che tramonta, compresi quei doni spirituali che servono per il tempo,<br />

ma non per la nostra eternitÖ, servono per la nostra eternitÖ se sappiamo fare<br />

con essi uno strumento per amare infinitamente Dio e infinitamente l’uomo, se<br />

facciamo di questi strumenti un servizio al raggiungimento della perfetta caritÖ<br />

in noi.<br />

Per la caritÖ si dona tutto, anche il nostro corpo; per la caritÖ ci si libera da tutto,<br />

anche dai doni spirituali, se questi diventano un ostacolo ad amare Dio e i<br />

fratelli con tutto l’amore di Cristo Crocifisso. Per la caritÖ tutto si dona e tutto si<br />

riceve, tutto si accoglie e da tutto ci si libera. La caritÖ non ha altra legge se non<br />

la legge della caritÖ, che Å legge a se stessa e per se stessa. La caritÖ non puà<br />

avere alcuna legge che la regolarizzi, perchÇ alla caritÖ non Å consentita alcuna<br />

regolamentazione. La caritÖ Å prima di tutto e dopo tutto, Å prima del tempo e<br />

dopo il tempo, viene da Dio, si perfezione sulla terra, si vive eternamente nel<br />

cielo.<br />

[9]La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia.<br />

In questo versetto Paolo mostra ancora un aspetto delle cose che si<br />

possiedono, anche se sono doni dello Spirito.<br />

Oltre che finiranno, svaniranno per sempre, durano e servono solo su questa<br />

terra, durante il tempo dello nostro pellegrinaggio verso il compimento della<br />

nostra speranza, che Å la conformazione in tutto a Cristo crocifisso e risorto,<br />

tutte queste cose sono anche imperfette.<br />

Se sono imperfette non meritano piá di tanto la nostra attenzione. La nostra<br />

vocazione Å a cià che Å perfetto e di perfetto c’Å solo Dio, Cristo e lo Spirito<br />

Santo, di perfetto c’Å solo la natura divina che Å caritÖ.<br />

Il cristiano Å obbligato a non attaccare il suo cuore a cià che Å imperfetto; egli<br />

deve attaccarlo solo a cià che Å perfetto e di perfetto c’Å solo Cristo Crocifisso<br />

che ha mostrato a tutti noi la sua libertÖ da tutto cià che Å della terra ed anche<br />

del cielo, ma che non Å Dio direttamente.<br />

Cristo Gesá tutto ha lasciato per il Padre suo, per il suo amore; tutto ha vissuto<br />

per il Padre suo, per il suo amore.<br />

L’amore del Padre lo muoveva e lo conduceva, l’amore del Padre lo liberava e<br />

lo salvava dalla contingenza umana; l’amore del Padre lo proteggeva da tutte le<br />

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