PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

Cristo Gesá Å sapienza divina, misteriosa, nascosta, preordinata.
ä divina perchÇ viene solo da Dio. Solo lui l’ha potuta concepire nel suo eterno
ed infinito amore per la creatura; solo Lui ha potuto pensare fin dall’eternitÖ di
salvare il mondo attraverso la stoltezza e lo scandalo della croce.
ä sapienza prima di tutto, perchÇ solo l’amore Å capace di un dono totale e Dio
fin dall’eternitÖ ha pensato un modo inequivocabile di offrirsi e di donarsi
all’uomo, che comporta l’annientamento di se stesso nel Figlio fino alla morte e
alla morte di croce.
Chi Å il vero sapiente? ä colui che trova la forma piá bella, piá alta, sublime,
inconfondibile, irrefutabile, chiara, evidente, non ambigua, libera, leale, pura,
santa di amare l’uomo. Dio in Cristo Crocifisso ha trovato questa forma di
amore e oltre questa forma non si puà andare. Nessuno puà inventare, pensare
una forma piá alta di amore oltre quella di farsi lui stesso sacrificio di amore per
i fratelli.
Dio nella sua divinitÖ non poteva farsi sacrificio d’amore, non poteva annullarsi
per amare la sua creatura, mai avrebbe potuto dargli la sua vita. Ed Å qui che
entra in gioco la sapienza di Dio. Cosa fare per amare l’uomo sino al dono
totale di sÇ che diviene sacrificio, oblazione, annientamento? Si fa egli stesso
uomo e si lascia crocifiggere per amore dalla sua creatura, per dimostrargli
quanto Å grande il suo amore per essa.
Entra Dio stesso nella morte perchÇ quanti sono nella morte si aprano
nuovamente alla vita. Questa Å la sapienza.
Essa Å misteriosa perchÇ fa parte dello stesso mistero di Dio, della sua
incomprensibilitÖ. Chi mai, oltre Dio, ha pensato ad una caritÖ cosâ alta,
sublime? Chi mai ha immaginato una via cosâ perfetta di amore, chi mai per il
suo nemico, per il suo avversario, per salvarlo, ha pensato di offrirgli la sua
vita? Nessuno. Il mondo pensa al contrario. Si toglie la vita dell’altro per nutrire
la propria morte fisica e spirituale. Questa Å la sapienza mondana.
Essa Å misteriosa perchÇ solo chi diviene una cosa sola con la croce di Gesá
puà a poco a poco gettare lo sguardo in essa e attingere quella linfa di vita che
dovrÖ condurlo a operare secondo la stessa sapienza di Dio, farsi in Cristo
vittima d’amore per la salvezza del mondo, per la redenzione dei nemici di Dio,
di quanti sono empi e lontani da lui, di coloro che giorno per giorno lo avversano
e lo combattono.
ä misteriosa perchÇ se annunziata come via personale di salvezza e di
conversione dei cuori, viene non compresa e non essendo compresa Å anche
rifiutata, bandita dal nostro cuore. Paolo non parte da questa sapienza, parte
dalla croce di Cristo e di questi crocifisso per avvicinare tutti all’amore del
Padre. Una volta che si Å accolto l’amore del Padre e si vive in esso, si potrÖ
anche essere capaci di divenire parte essenziale di questa sapienza e vivere
secondo il modello della sapienza divina che Å Cristo Gesá. Chi non si
incammina sulla via dell’amore di Gesá, gradualmente, non potrÖ mai dare la
vita lui stesso perchÇ altri entrino nell’amore, si lascino conquistare da una cosâ
sublime sapienza, che vuole ed esige il dono della nostra vita per la
conversione e la salvezza delle anime.
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