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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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occasionalmente, non avviene neanche per non conoscenza o incoscienza,<br />

avviene per volontÖ, per decisione ferma e risoluta, avviene per un atto umano.<br />

Gesá voleva istituire l’Eucaristia e lo ha fatto. Come? Prendendo il pane tra le<br />

mani, elevandolo dal tavolo, segno questo di una volontÖ determinata verso<br />

qualcosa che avrebbe dovuto compiere di lâ a pochissimo.<br />

[24]e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo,<br />

che è per voi; fate questo in memoria di me».<br />

Sul pane che ha tra le mani Gesá rende grazie. Il rendimento di grazie ha un<br />

solo significato nella Scrittura Santa.<br />

Quanto Å nelle sue mani Å un dono del Padre, un regalo del suo amore, un<br />

frutto della sua provvidenza, attraverso la quale egli regge il mondo, i popoli e la<br />

storia.<br />

Assieme al rendimento di grazie, Gesá compie un altro rito sul pane: lo spezza.<br />

Spezzare il pane Å il primo grande segno della comunione. Tutti mangiano di un<br />

unico pane, tutto ricevono un’unica fonte di vita, tutti hanno qualcosa in comune<br />

che li avvicina, li fa in certo modo una cosa sola. Questo vale per le cose di<br />

questo mondo. Quanto piá per le realtÖ celesti e divine che sono state compiute<br />

da Cristo Gesá in questa notte santissima.<br />

Non solo Gesá prende il pane, rende grazie, lo spezza. Dice qualcosa di<br />

inaudito. Mai persona aveva detto una simile frase. Quel pane Å il suo corpo.<br />

Questo corpo Å per loro.<br />

Gesá dona se stesso come nutrimento dei discepoli sotto le specie del pane.<br />

L’occhio vede pane, il tatto tocca pane, il gusto assaggia pane, l’anima mangia<br />

perà il corpo di Cristo, vero, reale, sostanziale.<br />

Non solo i discepoli sono invitati a prendere il pane che Å il corpo di Cristo e<br />

mangiarlo. Loro stessi dovranno da questo momento in poi fare cià che ha fatto<br />

Cristo. Anche loro per l’avvenire devono prendere il pane, rendere grazie,<br />

spezzarlo e dire le parole stesse di Cristo Gesá, devono dirlo in suo nome, con<br />

la sua autoritÖ.<br />

Anche loro devono da un pezzo di pane fare il corpo di Cristo, devono invitare<br />

gli altri a mangiare il corpo di Cristo. Il comando di Gesá agli apostoli Å vero atto<br />

di consegna dell’autoritÖ a fare cià che lui ha fatto, ma farlo in modo efficace,<br />

reale, vero, santo.<br />

Quando l’apostolo riunisce la comunitÖ e prende il pane, rende grazie, lo<br />

spezza, pronunzia le stesse parole proferite da Gesá, egli fa la stessa, identica<br />

cosa che ha fatto Gesá nel Cenacolo. Egli trasforma quel pezzo di pane in<br />

corpo e sangue di Cristo Signore. Questo Å il miracolo che si compie<br />

nell’Eucaristia.<br />

Apparentemente tutto sembra come prima. I sensi ingannano perà. Essi non<br />

vedono oltre, occorre lo spirito formato nella retta fede perchÇ Å lui che puà<br />

cogliere la veritÖ di quel gesto e portare l‘uomo ad un vero e profondo atto di<br />

fede nel mistero che Cristo realizzà nel Cenacolo e soprattutto nell’altro mistero<br />

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