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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Ora sappiamo perchÇ. Manca loro una esatta conoscenza di Dio, una perfetta<br />

conoscenza di Cristo, una vera conoscenza dello Spirito Santo.<br />

Vivono in un ambiente di fede quanto a ritualitÖ, ma questa ritualitÖ non Å<br />

alimentata da una veritÖ forte. La loro fede Å debole, inesistente, perchÇ per<br />

molti di loro essa Å fondata sulla falsitÖ.<br />

Era allora come Å oggi. Anche oggi viviamo in un contesto religioso, di sacro,<br />

che per noi Å anche sacramentale. Mancano perà i veri contenuti della veritÖ e<br />

della fede. Oggi come ieri c’Å un mondo in cui non esiste la vera conoscenza di<br />

Dio; ognuno dice e pensa di Dio cià che vuole.<br />

Questo, altro non fa che condurre ad una immoralitÖ dilagante, anzi peggio, ad<br />

una amoralitÖ che attraversa tutto il mondo che si dice cristiano.<br />

Se non si parte dalla nuova evangelizzazione e per nuova bisogna intendere la<br />

riproposizione di tutto il Vangelo per un vero atto di fede, non c’Å speranza per<br />

questo mondo cristiano. Non lo si potrÖ mai piá risollevare dalla sua caduta.<br />

Chi vuole aiutare l’uomo di oggi deve aiutarlo con l’annunzio di una veritÖ forte,<br />

di principi di fede sicuri, con il dono di tutto il Vangelo in ogni sua parte, un<br />

Vangelo senza alcuna trasformazione interpretativa e senza alcuna riduzione<br />

quanto alle veritÖ che esso contiene.<br />

Se questo non avverrÖ, consumeremo inutilmente il nostro tempo e lasceremo<br />

che il mondo cristiano si deturpi sempre di piá e si consumi nel peccato di una<br />

immoralitÖ tale che, come dice Paolo, non si riscontra neanche tra i pagani.<br />

Possiamo dire che la Lettera di Paolo Å anche la fotografia del nostro mondo<br />

contemporaneo e non solo del suo.<br />

Come lui ha iniziato dal riproporre i principi forti della fede al fine di estirpare vizi<br />

e immoralitÖ che stavano per sorgere nella comunitÖ di Corinto, la stessa<br />

metodologia deve essere applicata da noi.<br />

Dobbiamo convincerci della necessitÖ di riprendere tutti i contenuti del Vangelo<br />

e offrirli al cristiano di oggi. Dobbiamo perà darglieli nella loro piá pura veritÖ,<br />

nella testimonianza della nostra vita fondata su quei principi, nella libertÖ da<br />

ogni compromesso con il male, ma anche in quella libertÖ di Cristo che<br />

preferiva perdere i discepoli, anzichÇ trattenerli riducendo e annullando il<br />

contenuto di veritÖ di certe sue affermazioni.<br />

La veritÖ che salva Å quella detta tutta intera. Una veritÖ a metÖ non salva; una<br />

veritÖ scontata non redime; una veritÖ addomesticata dal pensiero umano lascia<br />

il mondo cosâ come lo trova; una veritÖ che non si trasforma in fede e che non Å<br />

la nostra fede neanche salva e redime. Se continueremo cosâ come stiamo<br />

facendo, il mondo sarÖ consumato dal suo peccato e il cristiano con esso.<br />

COME AVVERRÀ LA RISURREZIONE DEI CORPI?<br />

[35]Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo<br />

verranno? ».<br />

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