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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Una cosa perà deve essere ancora aggiunta. L’insistenza con la quale egli<br />

ribadisce l’ordine e il decoro deve farci riflettere, pensare.<br />

PerchÇ egli insiste cosâ tanto sull’ordine e sul decoro? La risposta non puà<br />

essere che una sola: il decoro e l’ordine sono necessari perchÇ il dono possa<br />

produrre in seno alla comunitÖ frutti di veritÖ e di conversione; frutti di santitÖ e<br />

di piá grande giustizia.<br />

A volte le modalitÖ attraverso le quali una cosa si fa Å essenziale alla stessa<br />

cosa. Una cosa o si fa in un determinato modo, o non sortisce il suo effetto. In<br />

Questo caso Å preferibile non farla.<br />

La modalitÖ non Å secondaria alla cosa. Essa Å necessaria. ä necessaria come<br />

le quattro virtá cardinali alle tre virtá teologali.<br />

La fede vissuta senza la prudenza diviene tentare il Signore. La caritÖ senza la<br />

stessa virtá della prudenza, che questa volta diviene segretezza, si trasforma in<br />

un atto di vanagloria, di superbia, di ricerca del proprio io.<br />

Cosâ una parola di profezia detta nella confusione o nella sovrapposizione delle<br />

voci, diviene un inutile suono che rimbomba in una assemblea, ma non<br />

costruisce, non edifica la comunitÖ cristiana.<br />

Cosâ il dono delle lingue senza la sua interpretazione Å un fatto puramente<br />

personale. PerchÇ farlo allora in seno alla comunitÖ? Non ha senso dal<br />

momento che la comunitÖ non solo non viene edificata, quanto potrebbe anche<br />

riceve un danno, un fastidio, una molestia spirituale che potrebbe risultare un<br />

rifiuto dello stesso dono.<br />

Non si tratta di motivi marginali, secondari; sono ragioni di essenza per la<br />

fruttificazione del dono dello Spirito del Signore che agisce in noi.<br />

ä questo il motivo per cui Paolo in questa Lettera ha dato un cosâ ampio spazio<br />

ai doni Spirituali e alle regole pratiche per il loro esercizio nella comunitÖ. Se<br />

non fossero necessari non avrebbe certamente parlato cosâ tanto. Essendo<br />

vitali e necessari alla comunitÖ, allora Å piá che giusto che si comprendano nel<br />

loro valore ascetico e di crescita, e che si regolamentino nel loro uso pubblico.<br />

504<br />

GESÙ CRISTO, E QUESTI CROCIFISSO<br />

Ricercare la carità. Aspirare ai carismi. La caritÖ, per esprimere tutta se<br />

stessa, per operare sulla terra secondo la grandezza dell’amore di Dio, ha<br />

bisogno dei carismi, di questi doni particolari dello Spirito Santo per l’utilitÖ<br />

comune. I doni dello Spirito sono la manifestazione concreta della caritÖ, sono<br />

lo strumento di Dio che consentono che la sua caritÖ si riversi in modo santo e<br />

completo sulla terra, pervada i cuori e li aiuti a sollevarsi verso il Cielo. Chi<br />

vuole essere un vero discepolo di Gesá deve ricercare la caritÖ, ma non puà<br />

viverla senza aspirare ai carismi. ä veritÖ evangelica: i carismi devono essere di<br />

aiuto alla caritÖ, non una sostituzione ad essa. In questo caso avremmo uno<br />

strumento che assurge a fine e una via che si esaurisce in se stessa, senza

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