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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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dall’uomo e creata da lui. Il vero Dio Å tutt’altra cosa; Å infinitamente oltre il<br />

pensiero di un solo uomo e di tutti gli uomini messi assieme.<br />

Dinanzi alla non esistenza di un Dio, al di fuori di Cristo Gesá, del Padre e dello<br />

Spirito che egli ha rivelato, si sa per scienza certa, per scienza di fede che<br />

prendere della carne immolata loro e mangiarla non costituisce nessun atto di<br />

idolatria, a causa della non esistenza che noi conosciamo come certa.<br />

Questa Å la scienza di cui parla Paolo. Si tratta di una scienza di fede; Å la<br />

nostra fede che diviene scienza per noi e ci illumina sull’esistenza del vero Dio<br />

e sulla non esistenza dei falsi dei.<br />

[5]E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dei sia nel cielo sia sulla terra, e<br />

difatti ci sono molti dei e molti signori,<br />

La veritÖ Å una: c’Å un solo Dio e un solo Signore. La credenza invece Å assai<br />

differente.<br />

Molti dei e molti signori esistono per gli uomini; a molti dei e a molti signori<br />

viene tributato un culto sulla terra.<br />

Questa Å la storia religiosa dell’umanitÖ. Il politeismo nasce dal cuore dell’uomo<br />

e trova la sua radice nella struttura genetica dell’uomo, il quale sa nella sua<br />

natura che egli Å da Dio, viene da Lui.<br />

A causa del peccato non riesce piá a dare il suo vero volto a Dio. Tutte le<br />

credenze religiose sono manifestazione del volto di Dio visto dall’uomo<br />

attraverso la struttura del suo peccato, il quale non riesce ad impedire all’uomo<br />

di vedere il volto di Dio – visione questa che appartiene alla natura e non alla<br />

coscienza – ma nello stesso tempo, poichÇ l’uomo vede attraverso la sua<br />

coscienza e la sua intelligenza che Å impastata di peccato, quindi indebolita ed<br />

inferma, vede sâ Dio, ma lo vede deformandolo.<br />

Ogni uomo vede Dio con la sua intelligenza e la sua coscienza e dona alla sua<br />

visione i caratteri dell’infallibilitÖ e dell’assolutezza. Ogni uomo crede il suo Dio<br />

l’unico vero, l’unico giusto, l’unico da adorare.<br />

ä dal cuore dell’uomo che nascono gli infiniti dei e signori. A volte lo stesso<br />

cuore acconsente che quanto gli altri vedono possa essere adorato. Nascono<br />

cosâ i molteplici culti nello stesso paese e nella stessa regione per gli infiniti dei<br />

e signori. A volte ci si irrigidisce contro gli dei degli altri e si finisce nella<br />

persecuzione religiosa. Si distrugge l’adoratore del dio e del signore, per<br />

distruggere il dio e il signore adorato.<br />

Anche questa Å logica che nasce dal cuore dell’uomo impastato di peccato.<br />

FinchÇ ci sarÖ il politeismo sulla terra, Å il segno che la coscienza e<br />

l’intelligenza dell’uomo Å offuscata e indebolita, incapace di pervenire<br />

all’adorazione dell’unico vero Dio e dell’unico vero Signore.<br />

FinchÇ ci sarÖ il politeismo sulla terra, Å anche il segno che l’uomo non ha<br />

ancora oltrepassato i limiti del peccato, poichÇ ancora la sua coscienza e la sua<br />

intelligenza gli fanno vedere ancora che c’Å un Dio e un Signore sopra di lui,<br />

anche se dai contorni offuscati e a volte completamente differenti da quello che<br />

il vero Dio in realtÖ Å.<br />

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