PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

perchÇ il Signore ci faccia sperimentare la sua azione di salvezza in noi o che
noi lo possiamo avvertire quando Å Lui in azione sulla nostra vita, deve essere
costante, assidua, ininterrotta; deve essere preghiera diuturna, del giorno e
della notte, perchÇ il Signore abbia pietÖ di noi e ci conduca per una strada
buona, un sentiero santo sul quale avanzare andando incontro a Cristo nel
regno dei cieli, perchÇ Cristo ci presenti al Padre e ci dia in ereditÖ il Paradiso.
Se non si ha questa luce particolare dello Spirito, allora non si puà fare alcuna
teologia della storia, perchÇ non sappiamo a che cosa sia dovuta una forma
particolare nella quale viene a situarsi la nostra vita.
Occorre allora tutta l’umiltÖ e tutta la padronanza di se stesso, per evitare di
farsi all’occorrenza profeti di Dio e dire e interpretare cià che Dio non ha detto e
non ha fatto. L’onestÖ intellettuale Å qui di obbligo ed Å indice di vera crescita
nella grazia e nella veritÖ di Cristo Gesá.
EVITARE LO SCANDALO
[23] «Tutto è lecito! ». Ma non tutto è utile! «Tutto è lecito! ». Ma non tutto
edifica.
Terminato il discorso dell’idolatria e dei pericoli reali cui si va incontro entrando
in comunione con i demàni, Paolo dona ora il principio che permette di poter
santificare ogni nostra azione.
Ogni nostra azione puà essere lecita, ma non utile; potrebbe essere lecita ma
non edificante; potrebbe essere solo lecita ma non utile e tanto meno edificante.
ä lecito tutto cià che Å conforme alla legge. ä utile cià che giova. ä edificante
cià che aiuta i fratelli a crescere nella fede e nella grazia di Cristo Gesá.
PerchÇ il cristiano possa agire Å necessario che vi siano tutte e tre le qualitÖ
morali che deve possedere un’azione fatta come dinanzi a Dio.
Un tale azione deve essere contemporaneamente, simultaneamente, allo
stesso tempo e nello stesso luogo, lecita, utile, edificante.
Deve essere in tutto conforme alla volontÖ di Dio; deve giovare a chi la fa e a
chi la subisce; deve essere edificante, deve cioÅ aiutare il Vangelo della
salvezza a crescere e a prosperare nei cuori.
Il semplice fatto che un’azione sia lecita non per questo Å giusto che la si faccia,
in un determinato momento potrebbe essere inutile, potrebbe essere dannosa,
potrebbe mettere la comunitÖ in seria difficoltÖ, perchÇ non la edificherebbe
nella fede e nella caritÖ, assieme alla speranza.
Cosa fare allora? Esaminare se in ogni azione esistono contemporaneamente i
tre principi, discernere se essa Å: lecita, giusta, edificante.
Quando una nostra azione possiede queste tre caratteristiche allora essa Å
sempre da farsi. Se Å solo lecita e non utile e non edificante allora bisogna
342