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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Signore e il Signore dona la conversione per grazia di Cristo, di Cristo capo, ma<br />

anche di Cristo membra. Il cristiano diventa strumento di grazia nelle mani del<br />

Signore, quando come Cristo, offre tutta intera la sua vita al Padre, gliela offre<br />

in sacrificio, in oblazione, in olocausto. Gliela offre consegnandosi interamente<br />

alla sua volontÖ.<br />

La spazzatura del mondo. L’apostolo di Cristo Gesá Å vero quando diviene la<br />

spazzatura del mondo, il rifiuto di esso, cià che bisogna togliere dalla casa del<br />

mondo, perchÇ dona fastidio, crea disturbo, toglie spazio al male e al peccato. Il<br />

mondo non puà tollerare la veritÖ. Il mondo Å tenebra. Tenebra e veritÖ si<br />

escludono a vicenda; la veritÖ non sopporta le tenebre; le tenebre odiano la<br />

luce. Chi vuole restare tenebra, deve odiare la luce e l’odio per la luce arriva<br />

fino a considerare l’apostolo del Signore una spazzatura, da cui ci si deve<br />

liberare e ci si libera togliendo via dal mondo, anche fisicamente, con la sua<br />

eliminazione. La Chiesa dei martiri Å questa. Ma Å anche questo il segno della<br />

veritÖ dell’apostolo, il segno della sua appartenenza a Cristo e al Vangelo.<br />

Partire da Cristo. Chi vuole edificare se stesso nella veritÖ deve prendersi<br />

come modello Cristo Gesá. Cristo Gesá, perà, Å modello invisibile. Lui non Å piá<br />

sulla terra, Å nel cielo; Lui non lo vediamo piá agire e quindi non possiamo<br />

ispirarci visibilmente a Lui nelle nostre azioni per il compimento della volontÖ del<br />

Padre. Possiamo studiare il Vangelo, analizzare ogni sua frase, ogni parola,<br />

ogni azione, ma neanche questo Å sufficiente. L’uomo ha bisogno di modelli<br />

visibili per poter agire rettamente, per apprendere come si obbedisce a Dio.<br />

Modello visibile di ogni uomo deve essere l’apostolo di Cristo Gesá, il<br />

missionario, l’inviato del Vangelo. Costui non solo deve dirci il Vangelo con la<br />

bocca, deve mostracelo con la vita, con l’esempio, in ogni sua azione deve<br />

trasparire la visibilitÖ dell’azione di Cristo in Lui. Quando questo avviene la<br />

predicazione opera conversione, giustizia e santitÖ attorno a sÇ. L’altro capirÖ<br />

che Å possibile vivere il Vangelo, lo vede interamente vissuto in colui che lo<br />

porta e potrÖ, se vuole, convertirsi alla Parola e costituirla unico fondamento<br />

della sua vita. L’apostolo del Vangelo deve anche divenire il padre nella fede ed<br />

Å padre se attraverso di lui, della sua santitÖ e della sua esemplaritÖ, un uomo<br />

viene mosso dallo Spirito Santo a conversione. Oltre che Padre deve rimanere<br />

sempre un modello da imitare; l’altro deve sempre poter guardare a lui per<br />

apprendere come si vive il Vangelo. In questo Gesá vi Å d’insegnamento. Lui<br />

non aveva modelli umani cui poter guardare. Aveva il Padre, dalla<br />

contemplazione del Padre, lui apprende, umanamente parlando, come si opera<br />

e si agisce in tutta conformitÖ alla volontÖ del Padre. Chi fa cià che il Padre fa,<br />

fa le cose del Padre: “Gesá rispose loro: Il Padre mio opera sempre e anch'io<br />

opero. Proprio per questo i Giudei cercavano ancor piá di ucciderlo: perchÅ non<br />

soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.<br />

Gesá riprese a parlare e disse: In veritÑ, in veritÑ vi dico, il Figlio da sÅ non puÄ<br />

fare nulla se non ciÄ che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio<br />

lo fa. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli<br />

manifesterÑ opere ancora piá grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.<br />

Come il Padre risuscita i morti e dÑ la vita, cosÜ anche il Figlio dÑ la vita a chi<br />

vuole; il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,<br />

perchÅ tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non<br />

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